Assemblea del 28 ottobre 2012: eletti i nuovi consiglieri

Assemblea del 28 ottobre 2012: eletti i nuovi consiglieri

L’assemblea del 28 ottobre, oltre ad avere fatto il punto sulla situazione dei progetti nel 2012 e una prima analisi dei progetti per il 2013, ha eletto i membri del nuovo consiglio direttivo che si riunirà il 7 novembre per attribuire, come previsto dallo Statuto, le diverse cariche istituzionali.

I membri eletti sono:
Albanese Domenico, Albani Marzia, Bonetti Gianni, Colombi Angelo, Cortinovis Cinzia, Forcella Fabio, Fornoni Gianmario, Ghidelli Flavio, Longa Elide.

Saranno a breve pubblicati i verbali delle assemblee.

 Un caro saluto.

Elide Longa

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25° di sacerdozio di padre Giangi

Carissimo padre,

            sono felice di partecipare alla gioia tua, di tua mamma, dei tuoi fratelli, sorella, familiari, parrocchiani e amici, per la festa del tuo 25° di sacerdozio.

Manca papà Giuseppe, mio affezionato giardiniere, così orgoglioso, nella sua riservatezza, di avere un figlio sacerdote! Ma dal cielo, nella pace dei giusti, condivide con esultanza la nostra letizia.

A me, che sono appena uscito dalle celebrazioni del 50° di messa, di fronte al tuo 25°, mi sembra di essere chiamato a far festa ad un prete novello!

Quanto tempo, infatti, hai ancora davanti per portare a compimento l’opera che il Signore ti ha affidato. Dal giorno della tua ordinazione sacerdotale, infatti, puoi affermare anche tu con S. Paolo: “Sono divenuto ministro del Vangelo” (Ef 3,7).

E senti dentro il tormento dell’Apostolo: “Guai a me se non predicassi il Vangelo!” (1Cor 9,16).  

* Intanto ringraziamo con te il Signore

per il tanto bene che ti ha dato di compiere, specie come missionario in Madagascar. Laggiù, anche con il sostegno della parrocchia e di tanti tuoi amici, hai potuto realizzare grandi opere a favore di quelle povere popolazioni: chiese, scuole, case, impianti igienico – sanitari…

Là hai rivestito posti di responsabilità fino a quello di Vicario Generale della Diocesi di Ihosy.

E dopo la morte del tuo amato Vescovo che mi hai fatto conoscere in Italia, ci si attendeva che fossi tu il suo successore: tanta era la stima che ti eri acquistata nella tua diocesi!

* Ora sei qui in Italia

e hai la tua sede operativa a Milano. Noi sentiamo però che il tuo cuore batte ancora per le missioni. Continueremo ad esserti vicino e a sostenerti.

* Ti ringraziamo per la tua instancabile generosità

a servizio della nostra parrocchia. Ci sei stato particolarmente provvidenziale in preparazione del S. Natale, quando don Davide aveva accusato qualche problema di salute. Ora sta bene e con me e tutta la comunità ti ringrazia della tua disponibilità, su cui contiamo anche in avvenire.

* Da una comunità che aiuta le missioni, a una comunità missionaria

Il tuo 25° di sacerdozio, caro P. Giovanni Luigi, aiuta anche ad incoraggiare e ad intensificare il lavoro da tempo in atto in parrocchia, e fortemente voluto dai nostri Vescovi: quello di dare un volto missionario alle nostre parrocchie.

Scrivono infatti i Vescovi italiani nel documento Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia: «L’impegno che nasce dal comando del Signore: “Andate e rendete discepoli tutti i popoli”, è quello di sempre. Ma in un’epoca di cambiamento come la nostra, diventa nuovo. Da esso dipendono il volto del cristianesimo nel futuro, come pure il futuro della nostra società».

In questo senso, un coraggioso “uscire dal tempio”… con l’animo profondamente missionario di chi si fa carico della fede degli altri, di quanti credono e di quanti non credono, è una conseguenza naturale del nostro essere cristiani.

* Caro p. Giovanni Luigi

con il tuo 25° di sacerdozio, dunque, anche la nostra comunità parrocchiale riprende il suo slancio missionario. Che, detto con semplicità, non significa altro che questo: che tutti conoscano Cristo, sia che lo scoprano per la prima volta, sia che lo riscoprano dopo averne perduto la memoria.

Auguri di ogni bene. E grazie del servizio che hai fatto e che continuerai a fare anche nella nostra parrocchia.

 don Ferdinando con Sacerdoti, Suore e l’intera Comunità

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Padre Giangi ci scrive

gruppo_madagascar_2013.jpg - 3.12 Mb mail del 14 luglio 2014

mail del 19 maggio 2014

mail del 16 maggio 2014

mail del 19 aprile 2014: auguri immensi

mail del 26 marzo 2014

mail del 2 marzo 2014

mail del 5 febbraio 2014

mail del 29 gennaio 2014

mail del 25 gennaio 2014

mail dell’8 gennaio 2014: grazie a Roberto e Valentina!

Auguri di Natale 2013

mail del 4 settembre 2013 

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lettera del 18 agosto 2013

lettera del 9 agosto 2013

lettera del 7 agosto 2013

lettera del 1° luglio 2013

lettera del 27 giugno 2013

lettera del 25 giugno 2013

lettera del 22 maggio 2013 

lettera del 13 maggio 2013

lettera del 6 maggio 2013

lettera del 26 marzo 2013

lettera del 19 marzo 2013

 lettera del 5 febbraio 2013

lettera del 17 novembre 2012

lettera del 22 ottobre 2012

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lettera del 18 ottobre 2012

lettera del 17 giugno 2012 sulla festa di UnicoSole a Grumello 

lettera del 15 maggio 2012

lettera del 14 maggio 2012

lettera del 29 dicembre 2011

Natale 2011: auguri scomodi

 lettera dell’8 dicembre 2011

lettera del 29 novembre 2011

lettera del 28 settembre 2011

lettera  del 27 luglio 2011

lettera del 27 giugno 2011

lettera del 18 marzo 2011

lettera del 28 febbraio 2011

lettera del 12 novembre 2010

madagascar2011 1015.jpg - 1.17 Mb
 madagascar2011 676.jpg - 138.06 Kb lettera dell’11 novembre 2010

lettera del 20 ottobre 2010

lettera dell’11 aprile 2010

lettera e notizie dal Madagascar  dell’ 8 marzo 2010

lettera del  19 gennaio 2010

lettera dell’ 11 luglio 2009

lettera del  6 dicembre 2002

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L’angolo di Padre Giangi

 

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Solo 3 anni dopo la sua ordinazione sacerdotale in Italia, avvenuta per le mani di mons. Jean Guy Rakotondravahatra, vescovo della diocesi di Ihosy, p. Gianluigi partiva per la missione del Madagascar dove lavoravano dal 1962 alcuni missionari della sua Comunità. È stato inviato come dono di una comunità cristiana alla diocesi di Ihosy per continuare la presenza e l’evangelizzazione dei missionari di san Vincenzo de Paoli.

Arrivato in Madagascar il 10 ottobre 1983, incominciava la sua missione a Ivohibe (con p. Reviglio Aldo che nei primi mesi gli insegnò la lingua malgascia) nella parte est della diocesi, occupandosi delle piccole comunità cristiane sparse nei villaggi di campagna e della formazione dei giovani, fino al mese di agosto 1988.

In In seguito fu trasferito come parroco a Betroka, dove iniziò un intenso lavoro pastorale in stretta collaborazione con i laici, i sacerdoti e particolarmente i seminaristi durante il periodo di Natale, Pasqua, e in estate. Con alcuni seminaristi, in modo particolare Tsangandahy Vincent (ordinato madagascar 305.jpg - 144.04 Kbnel 1990 nella parrocchia di Betroka dove p. Colombi era parroco), Emile Maurice (ordinato nel 1992), Etienne e Roger (ordinati nel 1996 e che ora studiano a Roma) ed altri ancora, p. Gianluigi riusciva ad animare con fervore e passione le numerose comunità ecclesiali ed a contattarne di nuove.

Un esempio tipico di questa sua vocazione ed animazione missionaria era la preparazione del venticinquesimo anniversario dell’inizio della diocesi nel 1992, attraverso l’organizzazione di tre sinodi successivi, per i bambini (1989-1990), i giovani (1990-1991) e gli adulti (1991-1992). Nella sua parrocchia a Betroka il sinodo dei bambini corrispondeva all’anno in cui era stato ordinato sacerdote Tsangandahy Vincent, con le celebrazioni eucaristiche ben preparate e danzate da centinaia di bambini animati dai diversi seminaristi ed educatori, con la partecipazione di tutte le comunità della diocesi e di quelle delle diocesi del Madagascar. Gli piaceva proprio essere con la gente, con i giovani, soprattutto con i bambini. Con questi ultimi, infatti, la messa quotidiana durava sempre più di un’ora e la domenica durava almeno due ore e mezza. Gianluigi viveva sempre con la sua comunità, gli piaceva imparare il loro modo di vivere, di parlare, di comportarsi, imitando in questo modo l’apostolo Paolo nel farsi tutto a tutti.

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Conosci il Madagascar


Il Madagascar è uno stato insulare situato nell’oceano Indiano, al largo della costa orientale dell’Africa, di fronte al Mozambico.

L’isola principale, anch’essa chiamata Madagascar, è la quarta più grande del mondo.

Ospita il 5% delle specie animali e vegetali del mondo, l’80% delle quali sono endemiche del Madagascar. Fra gli esempi più noti di questa eccezionale biodiversità ci sono l’ordine dei lemuri, le oltre 250 specie di rane, le numerose specie di camaleonti e i tipici baobab.

L’aggettivo associato al Madagascar (usato per indicarne la lingua nativa, le etnie e la cittadinanza) è malgascio. Il malgascio è la prima lingua del Madagascar, ma la popolazione parla correntemente anche il francese (a seguito del passato coloniale dell’isola).

http://it.wikipedia.org/wiki/Portale:Madagascar

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Statuto dell’Associazione Miaraka Aminy

STATUTO DELL’ASSOCIAZIONE MIARAKA AMINY

(la versione originale dello statuto è stata redatta in francese)

Titolo I: NOME E SEDE

Articolo 1

Con il nome di MIARAKA AMINY è costituita un’associazione ai sensi dell’ordinanza n. 60-133 del 3 ottobre 1960, così come modificata con l’ordinanza n. 75-017 del 13 agosto 1975. 

Articolo 2

La sede dell’associazione è Lot 130G/3504, Ankofafa nord, comune di Fianarantsoa. 

TITOLO II: OBIETTIVI e DURATA

Articolo 3

L’associazione non ha scopo di lucro. Il suo fine principale è di portare il suo aiuto all’educazione, alla scolarizzazione, alla formazione professionale dei giovani e dei ragazzi che vengono che vengono da famiglie con scarse risorse finanziarie, per evitare l’assenteismo e l’abbandono scolastico. 

Articolo 4

La durata dell’associazione è illimitata. 

TITOLO III: RISORSE – SOCI

Articolo 6

Le risorse finanziarie dell’Associazione MIARAKA AMINY sono costituite da

  • I prodotti delle festività autorizzate dalla legge.
  • I contributi dei soci attivi o benefattori.
  • Le sovvenzioni eventualmente accordate dallo Stato o da organismi non governativi nazionali o stranieri (ONG).

Articolo 7

I soci dell’associazione sono soci effettivi e soci benefattori.

Sono soci effettivi

  • Tutte le persone fisiche firmatarie del presente statuto e i soci fondatori dell’associazione.
  • Tutte le persone fisiche che accettano il presente statuto e chiedono di far parte dell’associazione.

Sono soci benefattori

  • Tutte le persone fisiche o enti morali, o stranieri che portano il loro sostegno all’associazione per la realizzazione del suo obiettivo. I soci benefattori hanno tutti i diritti e i privilegi di un socio effettivo. 

Articolo 8

Il regolamento interno determina le attribuzioni dei membri.

Articolo 9

I membri uscenti o esclusi perdono tutti i diritti sul patrimonio dell’associazione.

TITOLO IV: ORGANI E AMMINISTRAZIONE

Articolo 10

Gli organi dell’associazione sono:

  • Il consiglio dell’associazione
  • Il comitato di direzione
  • I revisori contabili. 

Articolo 11

L’organo superiore dell’associazione è il consiglio dell’associazione

 

Articolo 12

A – IL CONSIGLIO DELL’ASSOCIAZIONE

Il consiglio dell’associazione ha i seguenti compiti

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Statuto dell’Associazione Rainay

STATUTO DELL’ASSOCIAZIONE RAINAY

(la versione originale dello statuto è stata redatta in francese) 

Titolo I: COSTITUZIONE

Articolo 1

È creata ad Ankofafa centro, quartiere Ankofafalahy, comune di Fianarantsoa, una associazione denominata RAINAY. Questa associazione è gestita secondo l’ordinanza n. 60-133 del 3 ottobre 1960, così come modificata con l’ordinanza n. 75-017 del 13 agosto 1975.

Articolo 2

La sua sede sociale è Lot 142G/3504, Ankofafa centro, comune di Fianarantsoa.

Articolo 3

L’associazione Rainay si fissa il seguente obiettivo :

portare il suo aiuto all’educazione e alla scolarizzazione o alla formazione professionale dei ragazzi che vengono da famiglie con scarse risorse finanziarie, per evitare l’assenteismo e l’abbandono scolastico.

 Articolo 4

L’associazione Rainay è apolitica, senza fine di lucro, evita qualsiasi discriminazione: religiosa, di origine, di razza, ecc.

Articolo 5

La durata dell’associazione è illimitata.

 

Titolo II: STRUTTURA, AMMINISTRAZIONE, FUNZIONAMENTO

Articolo 6

Gli organi dell’associazione Rainay sono

  • L’assemblea generale
  • Il direttivo (le bureau)

A – L’ASSEMBLEA GENERALE

Articolo 7

L’assemblea generale si riunisce una volta all’anno in sessione ordinaria. Possono essere convocate riunioni straordinarie.

Articolo 8

Solo l’assemblea generale ha il potere di decisione. In casa di urgenza, il direttivo può prendere una decisone che sarà sottoposta per la ratifica all’assemblea generale.

Articolo 9

L’assemblea generale delibera validamente in presenza della maggioranza assoluta dei membri. Se non si raggiunge il quorum una seconda riunione dell’assemblea generale deve essere convocata dopo un settimana e può deliberare validamente.

 B – IL DIRETTIVO

Articolo 10

L’associazione è diretta da un direttivo eletto dall’assemblea generale; è composto da 6 membri, di cui

  • Un presidente
  • Un vicepresidente
  • Un segretario
  • Un tesoriere
  • Due consiglieri.

Il direttivo si riunisce almeno una volta per trimestre.

Articolo 11

La durata del mandato dei membri del direttivo è di cinque anni. In caso di vacanza di un membro, è prevista la sostituzione e il mandato si estingue alla data prevista per la fine del mandato del membro sostituito.

Articolo 12

L’associazione Rainay sarà gestita e amministrata dal direttivo le cui funzioni e obbligazioni sono di seguito definite:

  • il Presidente rappresenta l’associazione in giudizio, in tutte le attività amministrative e della vita civile.
  • Egli convoca la riunione del direttivo e quella dell’assemblea generale.
  • Il segretario assicura il funzionamento amministrativo.
  • Il tesoriere, sotto il controllo del presidente, è incaricato della gestione finanziaria e materiale dell’associazione.

Articolo 13

Per raggiungere l’obiettivo dell’associazione, il direttivo cercherà di stabilire una collaborazione con gli organismi non governativi (ONG) nazionali e stranieri.

C – I SOCI

Articolo 14

I soci dell’associazione sono soci effettivi e soci benefattori.

  • Sono soci effettivi tutte le persone fisiche che accettano il presente statuto e chiedono di far parte dell’associazione.
  • Sono soci benefattori tutte le persone fisiche o enti morali, nazionali o stranieri che portano il loro sostegno all’associazione per la realizzazione del suo obiettivo. I soci benefattori non hanno diritto di voto, possono esprimere pareri consultivi.

 Articolo 15

Il regolamento interno determina le attribuzioni dei membri.

 

TITOLO III: RISORSE

Articolo 16

Le risorse finanziarie dell’associazione Rainay sono costituite da:

  • I prodotti delle festività autorizzata dalla legge
  • I contributi dei soci effettivi e benefattori.
  • Le sovvenzioni eventualmente concesse dallo Stato da organismi non governativi (ONG) nazionali o stranieri.
  • I prodotti delle attività agricole, artigianali e dell’allevamento dell’Associazione.

Articolo 17

I registri di contabilità devono essere tenuti giornalmente al fine di facilitare il controllo delle autorità competenti qualora ce ne sia bisogno.

 

TITOLO IV: MODIFICA DELLO STATUTO, CESSAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE

Articolo 18

Il presente statuto può essere modificato con l’approvazione dell’assemblea generale.

Articolo 19

In caso di cessazione dell’associazione, il suo patrimonio sarà devoluto a organismi caritatevoli no profit.

Lo statuto è stato approvato il 15 gennaio 2005, regolarmente registrato.

Sono stati modificati gli articoli 11,14 e 16 il 25 giugno 2010. Anche le modifiche sono state registrate.

 

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