Carissimo padre,
sono felice di partecipare alla gioia tua, di tua mamma, dei tuoi fratelli, sorella, familiari, parrocchiani e amici, per la festa del tuo 25° di sacerdozio.
Manca papà Giuseppe, mio affezionato giardiniere, così orgoglioso, nella sua riservatezza, di avere un figlio sacerdote! Ma dal cielo, nella pace dei giusti, condivide con esultanza la nostra letizia.
A me, che sono appena uscito dalle celebrazioni del 50° di messa, di fronte al tuo 25°, mi sembra di essere chiamato a far festa ad un prete novello!
Quanto tempo, infatti, hai ancora davanti per portare a compimento l’opera che il Signore ti ha affidato. Dal giorno della tua ordinazione sacerdotale, infatti, puoi affermare anche tu con S. Paolo: “Sono divenuto ministro del Vangelo” (Ef 3,7).
E senti dentro il tormento dell’Apostolo: “Guai a me se non predicassi il Vangelo!” (1Cor 9,16).
* Intanto ringraziamo con te il Signore
per il tanto bene che ti ha dato di compiere, specie come missionario in Madagascar. Laggiù, anche con il sostegno della parrocchia e di tanti tuoi amici, hai potuto realizzare grandi opere a favore di quelle povere popolazioni: chiese, scuole, case, impianti igienico – sanitari…
Là hai rivestito posti di responsabilità fino a quello di Vicario Generale della Diocesi di Ihosy.
E dopo la morte del tuo amato Vescovo che mi hai fatto conoscere in Italia, ci si attendeva che fossi tu il suo successore: tanta era la stima che ti eri acquistata nella tua diocesi!
* Ora sei qui in Italia
e hai la tua sede operativa a Milano. Noi sentiamo però che il tuo cuore batte ancora per le missioni. Continueremo ad esserti vicino e a sostenerti.
* Ti ringraziamo per la tua instancabile generosità
a servizio della nostra parrocchia. Ci sei stato particolarmente provvidenziale in preparazione del S. Natale, quando don Davide aveva accusato qualche problema di salute. Ora sta bene e con me e tutta la comunità ti ringrazia della tua disponibilità, su cui contiamo anche in avvenire.
* Da una comunità che aiuta le missioni, a una comunità missionaria
Il tuo 25° di sacerdozio, caro P. Giovanni Luigi, aiuta anche ad incoraggiare e ad intensificare il lavoro da tempo in atto in parrocchia, e fortemente voluto dai nostri Vescovi: quello di dare un volto missionario alle nostre parrocchie.
Scrivono infatti i Vescovi italiani nel documento Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia: «L’impegno che nasce dal comando del Signore: “Andate e rendete discepoli tutti i popoli”, è quello di sempre. Ma in un’epoca di cambiamento come la nostra, diventa nuovo. Da esso dipendono il volto del cristianesimo nel futuro, come pure il futuro della nostra società».
In questo senso, un coraggioso “uscire dal tempio”… con l’animo profondamente missionario di chi si fa carico della fede degli altri, di quanti credono e di quanti non credono, è una conseguenza naturale del nostro essere cristiani.
* Caro p. Giovanni Luigi
con il tuo 25° di sacerdozio, dunque, anche la nostra comunità parrocchiale riprende il suo slancio missionario. Che, detto con semplicità, non significa altro che questo: che tutti conoscano Cristo, sia che lo scoprano per la prima volta, sia che lo riscoprano dopo averne perduto la memoria.
Auguri di ogni bene. E grazie del servizio che hai fatto e che continuerai a fare anche nella nostra parrocchia.
don Ferdinando con Sacerdoti, Suore e l’intera Comunità
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