Intervista al vescovo di Ambanja

01/03/2009 

INTERVISTA A MONSIGNOR ROSARIO VELLA, VESCOVO DELLA DIOCESI DI AMBANJA, IN MADASCAR.

Alcune domande per capire meglio la realtà del Paese

Penso che contestualizzare la situazione socio-economica del Madagascar possa fornire utili strumenti di comprensione per capire la realtà in cui Lei vive e opera da ventisette anni.

Certo. L’economia del Madagascar è un’economia di sussistenza. La quasi totalità della popolazione pratica l’agricoltura utilizzando tecniche arcaiche. I magri raccolti non riescono a coprire i fabbisogni delle famiglie, che vivono in situazioni di forte disagio economico e sono completamente prive di potere d’acquisto. La fragilità finanziaria e le precarie condizioni sanitarie causano forti tensioni all’interno dei nuclei familiari, che in moltissimi casi si sgretolano.
Ha accennato alla situazione sanitaria, ce ne può parlare?
Lo stato non si prende quasi carico dei bisogni sanitari della popolazione, soprattutto di quella che vive nei villaggi. Le malattie più diffuse sono quelle veneree e respiratorie, oltre alla malaria.
Il tasso di mortalità infantile è molto alto?
Non si può parlare di una vera e propria emergenza perché sono state sviluppate molte campagne di sensibilizzazione ai vaccini, però sicuramente la situazione non è rosea. A causa della carenza di personale sanitario, nei villaggi i bambini muoiono ancora a causa di malattie banali. Per lo stesso motivo un parto problematico può trasformarsi in una condanna a morte.

Lo scenario politico è troppo precario per avviare delle campagne di aiuto alla popolazione? Qual è il ruolo della sua Diocesi all’interno di questo panorama di incertezza e povertà?


E’ una enorme famiglia, composta da tutti i membri della comunità. Viviamo in un contesto di grande solidarietà e di ascolto continuo. Quando un bambino ha qualche bisogno, è come se il figlio di ciascuno di noi lo avesse; quando un anziano è malato, è come se lo fosse il padre di ognuno di noi. Questo è il senso del programma pastorale, e viene seguito con spontaneità, perché rientra nell’ordine naturale delle cose.

Qual è il ruolo della donna in Madagascar? In questo caso la religione e la fede quanto possono esservi d’aiuto? Quali sono fra i valori che voi promuovete quelli che influiscono in particolare sulla vita quotidiana dei membri della Diocesi? Questa gente ha bisogno di tutto. Sia dal punto di vista materiale che da quello spirituale, ma è sotto questo aspetto che sono più poveri: la miseria dello spirito è quella più grande. Chi non ha Dio non ha niente. Il Vangelo infonde grande forza a queste persone, che riescono grazie ad esso a superare momenti di difficoltà e a vincere antichi tabù che condizionano la loro vita quotidiana. In Madagascar buona parte della popolazione è animista, e spesso anche quella cattolica ne è in parte influenzata: attraverso la lettura della Parola di Dio ci si libera di assurde superstizioni fonti di inutili angosce e paure che condizionano azioni e idee. Vi occupate di istruzione e scolarizzazione anche attraverso altri canali? Il territorio della nostra diocesi ospita un istituto salesiano che comprende una scuola materna, elementare, media e un liceo. In più abbiamo avviato un progetto che permette a quaranta ragazzi di frequentare l’università lontano da casa grazie ad altrettante borse di studio. Questo è il nostro onere economico, attraverso l’impegno morale cerchiamo di fornire una guida sicura a tutti i bambini e ai giovani, in particolare a quelli che non hanno una figura genitoriale di riferimento. Molti bimbi vengono affidati ai nonni, che spesso non hanno mezzi adeguati per occuparsi di loro dal punto di vista educativo, scolastico, morale ed economico. Come agisce la sua Diocesi al riguardo? Avviamo campagne di sensibilizzazione sull’importanza dell’istruzione femminile, cercando di coinvolgere in primo luogo le famiglie e la comunità. Dal punto di vista squisitamente pratico, abbiamo costruito diverse scuole per permettere alle adolescenti che vivono in zone isolate di frequentare regolari corsi didattici. In più abbiamo creato dei “Villaggi delle Ragazze” – per il momento sono solo tre, ma ne abbiamo altri in progetto – , gestiti da suore o famiglie, dove ospitiamo giovani che studiano lontano da casa. Questa iniziativa è nata per offrire una guida a queste adolescenti: vivendo sole, lontane da casa e in ristrettezze economiche, potrebbero trovarsi in situazioni drammatiche. Non dimentichiamo che in Madagascar la prostituzione è un fenomeno certamente sotterraneo, ma anche molto diffuso. La donna porta su di sé il peso della famiglia, ma non gode di nessun tipo di opportunità. Non riceve una cultura adeguata, è costretta a contrarre matrimoni prematuri che portano a maternità precoci, non ha il diritto di costruire coscientemente la propria vita e il proprio futuro.

Educhiamo i nostri ragazzi, che rappresentano il futuro del Madagascar, al rispetto, alla fraternità e all’aiuto reciproco. Sono strumenti che valorizzano la vita quotidiana e rappresentano la via da seguire per dare vita ad un reale cambiamento sociale.

 

 

 

 

 

Quali sono le problematiche che vi stanno più a cuore?

 

Gli ambiti in cui ci impegniamo maggiormente sono quelli legati alla scuola, all’agricoltura e alla condizione femminile. Si vive in una condizione di totale insicurezza e i recenti disordini, che hanno causato quasi duecento vittime, hanno contribuito ad aggravare la situazione.

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da Padre Giangi – lettera dell’11 aprile 2010

Carissimi,

vi spero bene come lo è pure per me. Da qualche giorno ho aperto un nuovo indirizzo mail perchè “Libero”, da oltre una decina di giorni, mi ha disattivato improvvisamente il mio vecchio indirizzo a cui non posso più accedervi.

Il nuovo indirizzo è: giangi.colombi@gmail.com   Anche se in ritardo tantissimi auguri e buona continuazione della letizia pasquale.

Eccovi qualche novità della missione in Albania.

Ieri abbiamo avuto l’Ordinazione sacerdotale del nostro primo missionario  Vincenziano albanese P. Gjergji Ndreka; oggi per la sua prima Messa è venuto anche il nostro Padre generale da Roma. Ringraziamo il Signore di queste prime vocazioni sacerdotali albanesi. Questo è uno dei nostri impegni missionari e cioè far crescere la Chiesa locale con i suoi sacerdoti e laici impegnati nell’evangelizzazione e nella promozione di tutto l’uomo e di ogni uomo.

Uno dei frutti della visita di alcuni di voi in Albania è stato l’aiuto concreto, ad una famiglia con 4 ragazzi in età scolare, nel costruire la soletta della loro nuova casa, secondo la filosofia “dell’aiutati che il ciel ti aiuta” cioè donare una mano a chi sta già lottando per migliorare la sua situazione da tutti i punti di vista. La soletta è stata terminata oggi. Quando ai genitori ho comunicato la decisione del nostro aiuto nella costruzione della casa, circa tre settimane fa, la mamma si è messa a piangere dalla gioia, non pensava di ricevere un aiuto così grande. La notte prima era piovuto e la mamma mi ha raccontato che hanno dovuto alzarsi dai miseri letti, perché pioveva dentro da tutte le parte del tetto della loro casa. Grazie a tutti voi che avete partecipato a questa catena d’amore e solidarietà.

Alcune notizie dal Madagascar. I lavori dell’acquedotto, dopo il finanziamento di altre due fontane, vanno avanti speditamente: la prima parte è già in funzione e la popolazione può attingere acqua pulita di sorgente.

Sono iniziati i lavori della costruzione di due aule per la Scuola Primaria di Mahazoarivo-Vohibola che sono state finanziate nel penultimo consiglio. Hanno pure iniziato a livellare il terreno dove sorgeranno le tre aule per la Scuola Media di Andrianarivo, anche quest’ultima finanziata per metà nel penultimo consiglio; l’apporto per l’altra metà è previsto per il prossimo mese d’agosto, quando si andrà in visita ai progetti. Dopo il nostro finanziamento, anche il Comune locale apporterà il suo contributo nell’acquisto dei mattoni per le tre aule che nel progetto iniziale erano a totale carico della popolazione cioè compreso nel 10% del totale della costruzione.

Le altre due aule terminate lo scorso mese di febbraio per la scuola media di Vohimalaza, sono state consegnate provvisoriamente e gli insegnanti le stanno  utilizzando, secondo il previsto, in questa seconda parte dell’anno scolastico.

Cari saluti, buon inizio della formazione per domenica prossima 18 aprile e un affettuoso ricordo nella preghiera

Giangi 

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da Padre Giangi – lettera del 20 ottobre 2010

Mail di Gianluigi del 20 ottobre 2010

Carissimi,

vi spero in ottima forma in questa nuova giornata che il Signore ci ha regalato per seminare sorriso e speranza. Ieri sera ho ricevuto alcune notizie e foto, che vi invio,   sull’andamento dei lavori di costruzione del muro di cinta e capannoni dove ospiteranno, a partire da fine novembre, 2.000 galline ovaiole. E’ un progetto molto bello che da lavoro ad alcune famiglie, produce cibo essenziale per il consumo quotidiano, crea un piccolo indotto e i proventi della produzione sono investiti nel campo sociale, cioè nei progetti di scolarizzazione che sta portando avanti l’associazione Rainay in Madagascar, attraverso il sostegno a distanza. Per completare questa prima fase del progetto ci mancano ancora 13.000 euro per la costuzione di un magazzino di stoccaggio del granoturco ed altri elementi, la sua lavorazione nella composizione del mangime ed una stanza per l’alloggio degli operai addetti all’allevamento. L’amore è colmo d’inventiva e non ha confini in questa domenica 24 ottobre, giornata missionaria mondiale, in cui ci ritroveremo a Luzzana per la nostra Assemblea Generale a partire dalle ore 10,30. Chi non potesse venire al mattino, vi aspetto nel primo pomeriggio e chi non potesse partecipare, fatevi sentire: io sono a Seriate a partire da domani sera e fino a venerdì 29 ottobre e ci si può vedere in uno di questi giorni.

Un affettuoso e caldo saluto con la mia preghiera

Giangi

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da Padre Giangi – lettera del 29 dicembre 2011

Mail di Padre Gianluigi, 29 dicembre 2011

Carissimi,
                   vi desidero nella letizia natalizia in questi giorni in cui festeggiamo ed accogliamo nella semplicità e nella pace in mezzo a noi il figlio di Dio, Gesù che si è fatto carne come ognuno di noi ed ha provato ogni nostra sensazione, desiderio, lotta, pace, speranza, delusione, forza, abbandono alla volontà di Dio….  Fate posto a lui e ad altre persone nelle feste di fine anno e nei nostri banchetti e cenoni… E’ una grande gioia potervi inviare le foto della costruzione e completamento del pozzo nella casa d’accoglienza del Centro Rainay che può finalmente saziare la sete e i fabbisogni quotidiani dei ragazzi e degli educatori con le loro famiglie. Da anni c’era carenza d’acqua sopratutto nei mesi da settembre a dicembre e i ragazzi la attingevano nelle risaie in basso alla casa famiglia. L’acqua è pompata nel bacino posto sul sottotetto della casa, ed ora i ragazzi hanno l’acqua anche per coltivare l’orto. Piccoli progetti che donano il gusto della vita e del lavorare senza stancarsi mai, contro ogni delusione o crisi perchè il bene che compiamo è il solo che rimane e non ha fine. Inoltre il 9 gennaio inizieranno le mense scolastiche per 1.125 bambini. Dal 17 al 27 gennaio sarò in Italia e spero di rivedervi alla riunione dell’associazione il 18 gennaio oppure in altre circostanze.
Un affettuoso abbraccio a tutti con l’augurio di essere dei preziosi costruttori di pace, Buon Anno 2012 con affetto
Giangi

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da Padre Giangi – lettera del 28 febbraio 2011

Mail di Gianluigi, 28 febbraio 2011

Carissimi,

                  come state? Vi spero sempre bene copme lo è pure per me. Questa sera sull’altare a fare da chierichetti, oltre ad una decina di bambini che frequentano il doposcuola, avevo quattro bambini orfani da due settimane: il papa di trent’anni, etilista da anni, si è gettato dal terzo piano con la testa in giù. Angela, la più piccola di due anni, scorazzava per l’altare felice di stare vicino agli altri bambini e alle altre sue due sorelle Mirella che frequenta la quarta elementare, Manjolia la seconda elementare e un fratellino di 5 anni che frequenta la nostra scuola materna. I bambini hanno il cuore innocente e sono i più vicini a Dio. La mamma nei banchi si asciugava le lacrime, quando con tutti gli altri bambini pregavamo per suo marito. Seminiamo, seminiamo sempre e ovunque tanto bene, intanto che abbiamo le forze, con il linguaggio e le opere dell’amore che non hanno confini e che sono sempre vincenti.

Vi mando alcune foto che oggi ho ricevuto da Ihosy in cui si vede il magazzino di stoccaggio dei prodotti per la composizione del mangime per le galline e l’angar aperto dove lavoreranno il mangime. Nella prima stanza del magazzino la prossima settimana inizieranno ad abitarci alcuni operai addetti all’allevamento nell’attesa della costruzione della loro casetta. Domani sera (martedì) alle ore 20,30 a Seriate, durante la riunione dell’associazione si metterà a punto la prossima visita che sei soci e amici dell’associazione compiranno dal 13 al 28 marzo prossimo.

Auguroni cari a Paolo e Maria che ieri a Malta hanno accolto nella comunità cristiana con il battesimo il loro figlio primogenito Luca: forza e avanti c’è ancora un pò di strada per arrivare alla pienezza della benedizione malagascia dei setti maschi e delle sette femmine.

Un affettuoso saluto a tutti e in particolar modo a chi ha la gioia di poter visitare i nostri tanti ragazzi, amici, famiglie, comunità, alunni delle scuole, genitori e visitare i tanti progetti che ci propongono in Madagascar

Giangi

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da Padre Giangi – lettera del 28 settembre 2011

Mail di Gianluigi, 28 settembre 2011

Carissimi,
                      ne approfitto ancora per inviarvi le foto che ho ricevuto da Ihosy 5 giorni fa in cui si nota l’inizio della costruzione di tre nuovi capannoni per l’allevamento delle galline ovaiole che col prossimo anno raddoppierà la produzione a circa 5.000 uova al giorno. Si è finalmente riusciti ad avere l’allacciamento dell’acqua potabile con una tubatura di 600 metri che ha portato l’acqua alla casa degli operai e all’allevamento. L’ultima foto è la casetta in costruzione di Jean Paul che con tanto orgoglio mi ha inviato. E’ costruita a circa 150 metri dall’allevamento. Per tre volte mi aveva invitato a vederla nell’ultimo viaggio; ma le nostre visite a Ihosy sono sempre state tiranne nel tempo e nelle varie avventure automibistiche di cui Maria e Stefano ne sanno qualcosa. Jean Paul con Renè e sua moglie sono i diretti responsabili di tutto l’allevamento; li avevo assunti come operai nell’anno 2.000. Anche in Madagascar chi ha un lavoro sicuro può, nel tempo, pensare di costruirsi una casetta. A Ihosy mi hanno fatto sapere che nel nuovo pozzo, che si sta scavando alla casa d’accoglienza del centro Rainay, ci sono tre metri d’acqua. Gli operai non gettano la spugna e sono ancora fervorosi nel continuare ad approfondirlo maggiormente, servendosi di una pompa per svuotare il pozzo e in fretta scavare per approfondire. I mesi di settembre-ottobre sono i mesi adatti per scavare i pozzi in Madagascar, perchè è il periodo di maggiore secca e si può scendere in profondità evidando che il pozzo con gli anni vada in secca.
Ancora un grande abbraccio e grazie per la vostra passione
Giangi

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da Padre Giangi – lettera del 27 luglio 2011

Mail di Gianluigi, 27 luglio 2011

Carissimi,

                     vi spero tutti bene come lo è per me, ringraziando Dio. Oggi ho ricevuto da René il capitolato per la costruzione a Ihosy del terzo e quarto capannone delle galline ovaiole che è 48.412.000 ariary per un capannone. Si rende necessaria la continuazione nella costruzione di altri due capannoni per dare continuità e stabilità nella produzione di uova e nella gestione del mercato conquistato. Il mercato c’è e attualmente René vende le uova anche nelle città di Sakaraha, dopo Ranohira e fino a Tulear. Il prodotto è appezzato perchè di qualità, fresco e con una regolare continuità. Attualmente abbiamo in produzione 2.500 galline, 2.000 nei due capannoni dell’associazione e 500 in uno dei capannoni di Renè che a fine produzione non lo presterà più all’associazione. Con la costruzione di questi due nuovi capannoni si porta la capienza a 4.000 galline, però con una produzione effettiva di 3.000 galline, perchè un capannone è destinato a ricevere i pulcini e portarli all’inizio di produzione. Le galline hanno una vita di circa 90 settimane (alla 22 settimana iniziano a deporre le uova) e per tenere una regolare continuità di produzione di 3.000 galline bisogna introdurre ogni circa 5 mesi 1.000 nuovi pulcini che vanno a sostituire le mille galline che giungono a fine produzione. Con questo sistema di continuità nella produzione si ha un mercato ben definito con dei clienti fissi e quindi una commercializzazione del prodotto ben gestita. Con la prossima visita dal 17 agosto all’8 settembre, grazie alla provvidenziale donazione di 30.000 euro del mio maestro delle elementari, poseremo le fondazioni a questi due nuovi capannoni. Spero di rivedervi almeno con qualcuno di voi prima di partire per il Madagascar. Arriverò il 15 agosto pomeriggio in Italia e il 16 sono a Luzzana per la celebrazione della S. Messa alla ore 11,00 nella chiesetta di Sant’Antonio, siete tutti invitati, pranzo al sacco oppure c’è un piccolo ristorante. Un affettuoso saluto e ricondo a tutti con affetto

Giangi

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da Padre Giangi – lettera del 18 marzo 2011

Mail Gianluigi 18 marzo 2011

  • Notizie dal Madagascar e dall’Albania‏

 

0.24

gianluigi colombi

giangi.colombi@gmail.com

 

A unicosole@googlegroups.com

Da:

unicosole@googlegroups.com per conto di Giovanni Colombi (giangi.colombi@gmail.com)

Inviato:

sabato 19 marzo 2011 0.24.53

A:

unicosole@googlegroups.com

                                         Grude e Re 18 marzo 2011

Carissimi,

                   ho sentito i nostri amici in visita in  Madagascar questa sera ed erano molto entusiasti del nuovo progetto di tre aule per una scuola media che ci è stato proposto dal sindaco del comune di Andrainjato Est a circa 30 km. all’est di Fianarantsoa. Sono stati accolti meglio di un presidente della repubblica, (non c’è dubbio che sono stati meglio festeggiati loro in terra straniera per i nostri 150 anni d’unità d’Italia !!!). Dopo aver visitato la scuola di fango dove ora studiano i ragazzi ed essere stati accolti con molta cordialità e festa, si sono riuniti con il comitato scolastico, insegnanti ed autorità locali per fare il punto del progetto e infine sono stati loro ospiti per il pranzo. La situazione sociale è di una povertà dignitosa ma veramente miserabile cioè con pochi mezzi di sussistenza per la popolazione. Partiti al mattino verso le 7,30 sono rientrati a Fianarantsoa verso le ore 16,00 per incontrarsi con P. Maurice e l’associazione Miaraka Aminy, visitare la casa d’accoglienza e la loro piccola “ferme”. Domani P. Maurice sarà a piantare alberi con i ragazzi nei loro villaggi. Si ritroveranno domenica per fare festa alla loro “ferme” insieme all’associazione Rainay. Domani sono attesi per la visita al progetto della nuova scuola elementare di Maneva a circa 20 Km. al sud di Fianarantsoa e nel pomeriggio la visita alla casa d’accoglienza dell’associazione Rainay e riunione con il direttivo dell’associazione Rainay per fare il punto di tutti i progetti visitati e stabilire alcune metodologie di lavoro e delle priorità. I progetti sono tanti… rimbocchiamoci le mani e preghiamo anche un po’ di più la Provvidenza che non fa mai mancare il suo aiuto a chi ha fede.

Ed ora passo ad una notizia dalla mia comunità di Grude e Re qui in Albania. Questa mattina verso le ore 7,15 abbiamo sentito una raffica di mitraglia. A circa 500 metri da casa nostra (dove c’è la discarica, per chi ha avuto la fortuna di venire a visitarmi), hanno ammazzato 2 fratelli. Il più giovane di 27 anni l’avevo sposato due anni fa e 4 mesi fa avevo fatto il battesimo del loro primo figlio (ora ha quasi 7 mesi). L’altro fratello maggiore lascia la moglie con 2 figli. Si tratta della famosa faida, o legge tradizionale albanese conservata nel famoso “Canun”, occhio per occhio dente per dente. Un fratello dei due uccisi questa mattina, faceva parte del corpo della polizia segreta e nel 1997 mentre avevano circondato una casa per arrestare dei trafficanti di droga e prostituzione, sono venuti in colluttazione ed è stato ammazzato il capo della polizia segreta ed uno dei malviventi. Polizia segreta ma non c’è nulla di segreto, perché i parenti del malvivente morto sono venuti a sapere chi dei poliziotti aveva ammazzato il loro parente ed hanno tentato di ucciderlo. Questo è rimasto solo ferito e per salvare la sua vita ha deciso d’emigrare negli Stati Uniti. Chi ha ferito questo ex poliziotto è stato messo in prigione. Qualche giorno fa ha avuto una licenza di 10 giorni per buona condotta e questa mattina ha ammazzato i due fratelli, che vivono e lavorano qui a Grude, di questo ex poliziotto che vive negli USA, per vendicare definitivamente il suo parente ucciso nel 1997. Questa sera sono andato visitare e pregare con la famiglia straziata dal dolore: tutti piangevamo nel piccolo corridoio di casa dove avevano deposto nelle bare i due fratelli, dopo l’autopsia  fatta all’ospedale.  E’ terribile la vendetta di sangue che si riversa su tutta la generazione dei parenti. L’anno scorso in una zona dell’Albania è stato vendicata una persona che era stata ammazzata quasi 100 anni fa; i parenti dell’ucciso avevano dato una tregua fino alla terza generazione. Meno male che non c’è solo il male ma oggi, con due maestre che mi avevano segnalato alcune famiglie povere dei loro alunni (i bambini alla ricreazione chiedevano qualcosa da mangiare ai loro compagni, non avendo la possibilità di portare nulla come merenda), abbiamo preparato alcuni pacchi di generi di prima necessità con alcuni vestitini. Alla fine ho detto di andare loro a consegnare i pacchi alle famiglie. Queste due maestre non finivano di ringraziarmi e di sorridere dalla gioia, non tanto per le cose che avevo donato per le famiglie dei loro alunni, ma per la fiducia che avevo dato loro nel mandarle a consegnare personalmente i pacchi senza la mia presenza. Una settimana fa è bruciata (per un cortocircuito: chi ha potuto vedere gli impianti elettrici che ci sono da queste parti c’è da mettersi le mani nei capelli, per non dire altro) la casa di una povera famiglia con 4 bambini: meno male che erano le 11 del mattino e che non c’era nessuno in casa, i due più piccoli erano da dei vicini, perché i genitori di giorno vanno a cercar lavoro, quando lo trovano, per poter guadagnare qualcosa. Lasciatemi terminare, forse stasera sono troppo in vena nel raccontare le cose, ho una lista di 20 orfani della scuola elementare di Grude, ma nella mia parrocchia ci sono 6 scuole elementare, lascio decidere a voi il resto.

Vi abbraccio fortissimo e siete sempre nei miei cuori, pensieri e preghiere

con affetto

Giangi 

Buona festa di S. Giuseppe a tutti e arrivederci alla prossima settimana, con chi sarà possibile

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da Padre Giangi – lettera del 12 novembre 2010

Mail di Gianluigi 12 novembre 2010

Carissimi tutti, 

                            vi spero in ottima forma e non troppo bagnati dalle lunghe pioggie. Da quattro giorni qui in Albania siamo senza linea mail a causa del maltempo e vi scrivo da un internet point. 

Prima di tutto vi mando alcune foto speditemi da Rene’ che riguardano lo stadio dei lavori per la costruzione dei due capannoni per l’allevamento delle galline ovaiole e la messa in posa del cancello d’entrata. I lavori procedono bene e secondo il calendario previsto.

L’inizio dell’anno scolastico per le nostre due associazioni, Rainay e Miaraka Aminy quest’anno e’stato diverso dal solito ed hanno fatto un’apertura comunitaria con una preparazione, intrattenimento educativo di P. Maurice e Michel ed un momento di festa.

Il riso acquistato per l’autofinanziamento dell’associazione Rainay e’ stato venduto nei giorni scorsi: prossimamente ci invieranno il resoconto.

Mercoledi’ 17 novembre c’e’ in Madagascar il referendum sulla nuova costituzione, la quarta nei 50 anni di indipendenza: auguriamo a tutti i nostri amici in Madagascar che possano presto uscire da questa lunga crisi politica e preghiamo per loro, tutta la nazione e sopratutto i governanti.

Nell’ultima Assemblea Generale a fine ottobre a Luzzana si e’ programmata la prossima visita in Madagascar dal 9 al 23 marzo 2011: sono gia’ in lista 6-7 persone. Una seconda visita si svolgera’ nel mese d’agosto. Tutto cio’ per favorire una migliore collaborazione, intesa, scambio con i vari partner in Madagascar e donare la possibilita’ a piu’ persone di visitare i progetti, alunni, famiglie, istituzioni….

Come ci ricordava due giorni fa Marzia, per la prossima riunione del 19 novembre alle 20,30 a Seriate, si invita tutti a ricercare, portare o far pervenire regali da mettere alla sottoscrizione a premi programmata per il periodo natalizio.

Sono vicino ad ognuno di voi col mio affetto e la mia preghiera

Giangi

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da padre Giangi – lettera dell’8 dicembre 2011

Mail di Gianluigi 8 dicembre 2011

Carissimi,

                        prima di tutto buona festa dell’Immacolata a tutti in famiglia, è la festa della bellezza e dell’amore alla vita. Proprio quest’oggi sono arrivate le domande di finanziamento per le quattro mense scolastiche in Madagascar, dove i genitori si sono messi d’accordo per un loro autofinanziamento parziale. Questi progetti oltre a sostenere la scolarizzazione dando da mangiare a chi ha fame innescano delle collaborazioni e intese fra insegnanti ed alunni, genitori ed insegnanti e tutte le altre valenze positive che abbiamo riscontrato durante le nostre visite. Il nostro antico proverbio dice che “la mente è sana quando il corpo è sano”. L’ultima scuola di Talata Ampano, grosso comune, si trova a 15 Km. al Sud di Fianarantsoa sulla strada asfaltata al bivio con la strada che porta nella regione di P. Maurice. La partecipazione di ogni genitore alla mensa scolastica è di 6.000 ariary, poco più di due euro. Un genitore può avere due o tre figli a scuola e la sua partecipazione resta sempre di 6.000 ariary. Per quest’anno solo la scuola di Manarinony ha un apporto di 100.000 ariary dalle entrate dell’acquedotto. Per il barrage inaugurato quest’anno, i genitori daranno il loro primo contributo alla scuola di Ambohipia con prossimo mese di marzo-aprile quando ci sarà il primo raccolto di riso. Le mense scolastiche dureranno 9 settimane, inizieranno il 9 gennaio e termineranno il 9 marzo 2012, per un totale di 1.125 alunni delle scuole elementari con un costo complessivo di circa 8.000 euro. Ricordo che domani sera, venerdì, c’è la cena a Seriate al ristorante pizzeria Brea vicino al Centro pastorale Giovanni XXIII a Paderno a partire dalle ore 20,00 con lo scopo di raccogliere fondi per le mense scolastiche. Domenica ci sarà inoltre il mercatino per il centro di Seriate dalle ore 8,00 alle ore 18,00. Grazie di cuore per tutte le iniziative che ognuno di noi sta portando avanti in questo periodo d’Avvento per creare dei rapporti di amore e responsabilità vicendevole verso i nostri fratelli nel bisogno: le piccole gocce formano dei ruscelli… Vi abbraccio forte, la pace di Dio sia nei nostri cuori
                    Giangi

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