pasqua 2013

PASQUA: iniziamo una nuova vita

Grude e Re 26 marzo 2013

Carissimi,

                           come state? Che gioia questa sera essere insieme con voi nella speranza e nell’amore che non ha confini di spazio e tempo, per ringraziare lo Spirito Santo che sta rinnovando la sua chiesa attraverso il dono del nuovo Papa Francesco: umanità, semplicità, preghiera, affabilità, sobrietà, vangelo vivo. Con il dono della sua vita Gesù ci invita a cambiare il nostro modo di vivere, a rivedere le nostre relazioni con gli altri, un cambiamento che trasforma radicalmente il nostro modo d’essere. La famiglia di Gesù è molto più grande dei legami di sangue. Ai discepoli angosciati sulla barca durante la tempesta, Gesù li invita ad avere fiducia: “Dov’è la vostra fede? Io sono qui con voi?” Sulla strada di Emmaus, il Risorto aprirà gli occhi dei due discepoli che erano nello smarrimento dopo la morte in croce e troveranno la pace e la gioia quando riconosceranno la sua presenza e si sentiranno i cuori ardere. Lottiamo con la forza dello Spirito contro le tentazioni dei giorni nostri, la perdita di fiducia, la paura, la voglia di lasciar perdere. Nei momenti in cui Gesù sembra essere assente, Lui ci tiene per mano.

Passando di villaggio in villaggio, Gesù entrava nelle case, annunciava la Buona Novella, guariva i cuori ed i corpi, scacciava gli spiriti cattivi. Gesù ci salva entrando nella nostra umanità, grandezza e miseria di tutti i giorni.

Questa settimana nella visita ho incontrato per la prima volta alcune famiglie.

Quella di Marrash che non sà più come tirare avanti. Rientrato dalla Grecia a causa della crisi economica, con la moglie operata due mesi fa alla testa, con le cicatrici che sanguinano e lei non riesce neppure ad andare dal medico condotto a farsi medicare. Hanno una bimba di 6 anni e un bimbo di tre anni, il papà è alcolista. La bimba con molta semplicità e fierezza mi dice che il papà beve perché è triste per la situazione della mamma. Sulla stufetta a legna c’è un pentolino dove sta cocendo un po’ di minestra. La loro magra cena. La sera del giorno dopo, porto un po’ di aiuti. Incontro il direttore della scuola e mi conferma di fare il possibile per venire incontro a questa famiglia.

Poche case dopo trovo Lule, vedova di 32 anni che sta piantando alcune cipolline nei pochi metri quadrati di orticello, di fronte alle due piccole stanzette dove vive con due bimbe: una frequenta al mattino la seconda elementare e l’altra frequenta al pomeriggio la quarta elementare. Il resto del tempo sono in casa da sole perché la mamma parte in città per lavorare in fabbrica alle 6,00 del mattino e ritorna alle ore 15,30 per guadagnare 110 euro al mese. La figlia più piccola ha seri problemi di salute. Quella più grande viene al mattino da noi, dove abbiamo organizzato uno spazio compiti.

Sempre nella stessa via c’è Lulizim con la moglie alcolizzata e 4 figli, il più grande ha sei anni. Sono scesi dalle montagne tre mesi fa per poter mandare i bimbi a scuola ma qui non hanno nulla e vivono in una catapecchia in affitto: alle otto di sera sono già tutti a letto. Carissimi, Dio è venuto a salvare tutta questa umanità, a donare nuova speranza. Gesù ci vuole collaboratori appassionati del suo Regno e desidera che amiamo con la forza delle nostre braccia e il sudore della nostra fronte, perché ogni cosa che abbiamo fatto a uno dei nostri fratelli più piccoli l’abbiamo fatto a Lui. Pasqua di speranza, Pasqua di condivisione, Pasqua di Pace, Pasqua di una nuova vita nelle nostre famiglie, gruppi e comunità.

Con tanto affetto vi abbraccio e auguro a voi e alle vostre famiglie una Santa Pasqua nel Cristo risorto che vince ogni nostra paura e divisione

                                                                                                     Giangi 

 

P. Giovanni Colombi – K.P. 207 – SHKODER  (Albania)

cell.: 00355-692025877  –  mail: giangi.colombi@gmail.com     

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