In Madagascar la prima carestia al mondo dovuta al cambiamento climatico

Come ricorderete, nell’estate 2020 abbiamo lanciato l’appello per la fame che sempre più attanaglia il Madagascar meridionale. Nella scorsa stagione, i contadini hanno seminato per ben tre volte, ma la maggior parte delle coltivazioni sono state bruciate dal sole per la quasi totale assenza di piogge. Non è stato possibile quindi raccogliere nulla, né riso, né mais, né manioca. Di conseguenza, a maggio e luglio di quest’anno abbiamo rilanciato la campagna “SOS carestia” per chiedere a tutti voi il sostegno per l’acquisto e la distribuzione di riso e mais nella provincia di Ihosy, dove opera UnicoSole.

Grazie alla vostra generosità e alle donazioni anche di alcune aziende che condividono il nostro impegno, abbiamo potuto consegnare alle famiglie più bisognose il necessario per vivere per qualche tempo. Ve lo abbiamo raccontato con parole e immagini nella newsletter di luglio.

La situazione alimentare però è molto seria, perché è proprio qui, in Madagascar, che assistiamo alla prima carestia al mondo dovuta al cambiamento climatico. Ce lo dice il recente rapporto delle Nazioni Unite: in Madagascar oltre un milione di persone patisce la fame e 14.000 sono già in condizioni di “catastrofe”. Il numero raddoppierà a ottobre, in occasione della stagione precedente al raccolto. Quest’area del mondo, che non ha minimamente contribuito al cambiamento climatico, paga ingiustamente questo prezzo, e per prima. Il Madagascar, mix di etnie e culture diverse, popolo sorridente e pacifico, da paradiso della biodiversità è diventato l’inferno della siccità.

La siccità ha raggiunto livelli mai toccati nei precedenti quarant’anni, in modo particolare a sud: ha devastato i campi delle comunità agricole e ha costretto le famiglie a cercare insetti nel terreno per sopravvivere. Sono mesi che le famiglie si cibano di fichi d’india, foglie e locuste.

Dalle comunità di Ihosy è arrivato a UnicoSole un grido di aiuto: la richiesta di acquistare 15 tonnellate di manioca da distribuire nelle città di Betroka, Isoanala, Bekily e Bekitro.

Obbiettivo: 20 kg a famiglia per 800 famiglie

Parte quindi una campagna di solidarietà per questi nuovo progetto, destinato a un’area che finora non avevamo mai approcciato.

Una giovane “azienda agile” ha già deciso di sostenere questo progetto: la “Forneria di Nonna Mirella” produce tortiglioni artigianali, dolci e salati, “fatti in casa”, che possono essere comperati on line e spediti in qualunque parte del mondo.

Il bene è un valore riciclabile , Grazie per averci reso migliori! (Federico Massimi)

Dal 1° settembre al 1° novembre, per ogni prodotto acquistato su

www.laforneriadinonnamirella.com

sarà devoluto 1 euro a UnicoSole per comprare la manioca.

Un grazie speciale a Federico e Valentina per questo gesto così generoso!

Facciamo appello a chi voglia proporre altre iniziative a favore di questo progetto.

Grazie a tutti quelli che vorranno gustare questa “dolce intesa” con UnicoSole !

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