Newsletter del 30 luglio 2021

Carissimi amici di UnicoSole,

Molti di noi sono già in vacanza, qualcuno si accinge a partire, qualcuno è già tornato, qualcuno non potrà godersi il meritato riposo, ad altri l’argomento vacanze non interessa. Vero è che, per una strana abitudine italiana, il mese di agosto segna una tappa dell’anno.

E arrivati a fine luglio abbiamo desiderio di condividere con voi quanto UnicoSole sta continuando a realizzare in terra malgascia.

Come molti sanno, Padre Colombi è andato in Madagascar lo scorso mese di settembre appena c’è stata la possibilità di partire stante il blocco dei voli a causa della pandemia.

E’ rientrato dal Madagascar poco più di un mese fa e le cose fatte da UnicoSole grazie anche alla sua presenza in Madagascar sono tante.

A causa della situazione sanitaria che continua a limitare gli spostamenti, ancora non è possibile organizzare i nostri viaggi di gruppo.

Viaggi che, sin dalla nascita dell’associazione, hanno consentito a moltissime persone di vivere un’esperienza unica, di conoscere e toccare con mano la realtà del Madagascar.

Viaggi che hanno fatto scattare in molti di noi la decisione e la voglia di impegnarsi attivamente per l’Associazione.

Viaggi che hanno consentito uno scambio umano e di idee con conseguente arricchimento spirituale e interiore unico.

In Madagascar si muore di fame: secondo l’Onu, è il primo paese colpito dal cambiamento climatico. Anche il prestigioso TIME ha dedicato un articolo al Sud del Madagascar con il seguente titolo “Clima, non conflitto. La carestia del Madagascar è la prima nella storia moderna ad essere causata esclusivamente dal riscaldamento globale”.

Sappiamo benissimo che quello che facciamo è una goccia d’acqua nell’oceano, ma non dimentichiamo che l’oceano è fatto da tante gocce d’acqua.

Ci teniamo a sottolineare che con il nostro Giangi sull’isola rossa, UnicoSole ha avuto modo di portare avanti diversi progetti versando pochissime gocce d’acqua nell’oceano di povertà e fame che affligge la grande isola rossa.

Quest’anno come l’anno scorso il COVID ci ha impedito di organizzare il nostro pranzo sociale annuale. Non abbiamo avuto dunque la possibilità di rivederci in presenza, di abbracciarci, di godere dello stare insieme.

Il pranzo sociale era e rimane un modo anche per raccogliere fondi per la realizzazione dei nostri progetti.

Possiamo comunque continuare a dare il nostro contributo effettuando un bonifico o un versamento postale, oppure utilizzare Paypal. Tutti i riferimenti li potete trovare cliccando qui o visitando la pagina https://www.unicosole.it, sezione “sostieni UnicoSole”.

Qui di seguito la lettera di Padre Gianluigi Colombi con la quale ci racconta e ci aggiorna su cosa UnicoSole sta continuando a fare malgrado le grandissime difficoltà legate alla pandemia.

Un grazie di cuore a Padre Giangi dal Consiglio Direttivo per quanto è riuscito a fare, mettendo anche a rischio la sua stessa vita, e un grazie di cuore a voi per quanto avete fatto e vorrete fare e donare per consentire la realizzazione dei progetti di UnicoSole.

La Presidente Elide Longa ed il Consiglio Direttivo di UnicoSole

Fame di vita ed istruzione in Madagascar

Carissimi amici,

vi desidero in ottima salute come lo è pure per me ringraziando Dio.

Rientrando in Italia lo scorso mese di giugno, ho percepito immediatamente il bombardamento mediatico sulla pandemia a cui siamo sottoposti tutti i giorni.

In Madagascar si sta vivendo la penuria di cibo ed alcune regioni del Sud sono sull’orlo della carestia: ci si nutre di cavallette, radici, piante e foglie selvatiche.

La fame è talmente tanta che alcune volte le mamme fanno cuocere la pelle di zebù utilizzata per la confezione delle tipiche e tradizionali ciabatte infradito usate nelle campagne.

La parte Sud dell’Isola è stata colpita dalla siccità che perdura ormai da tre anni.

Le piogge sono diminuite notevolmente, il livello dei fiumi si è abbassato, le sorgenti ed i torrenti si sono prosciugati. L’acqua è vita: quando manca subentrano le difficoltà economiche per l’80% delle famiglie malgasce dedite all’agricoltura. Come potranno vivere o sopravvivere con gli insufficienti raccolti?

In questi ultimi 40 anni la popolazione malgascia si è quadruplicata mentre le terre coltivabili per il sostentamento sono diminuite.

Inoltre circa il 50% dei malgasci ha un’età inferiore ai 20 anni, una popolazione giovanissima. Dove manca l’istruzione regna l’ignoranza, la paura, la pandemia dell’analfabetismo.

Di fronte a questa situazione per mezzo vostro e dell’associazione Unico Sole si è agito nella duplice direzione: fornire cibo ed istruzione.

27 giugno, distribuzione di cibo e coperte a Ihosy

Abbiamo distribuito viveri ed in particolare riso, mais, pasta, coperte, vestiario, materiale per l’igiene alle persone più bisognose nei vari quartieri di Ihosy, nel carcere cittadino e in numerosi villaggi. I volontari sono passati di casa in casa censendo le famiglie più bisognose, numerose, con nessun reddito, assenza dei genitori e con altre difficoltà.

12 luglio, distribuzione del cibo ai carcerati di Ihosy

L’altra sfida è stata quella di incentivare e donare energie nuove all’istruzione dei bambini e ragazzi.

Una quindicina di scuole hanno ricevuto un contributo per poter rafforzare ed incoraggiare gli alunni nel frequentare la scuola animando i loro genitori. Dopo aver tessuto una rete di accordi con gli insegnanti, i comitati scolastici, le famiglie si è passati all’azione consegnando materiale scolastico agli alunni, fornendo nuovi banchi o riparando i vecchi, ristrutturando gli ambienti scolastici in particolare porte, finestre, muri, tetti, lavagne, tinteggiatura, gabinetti. Tutto il lavoro è stato realizzato da piccoli artigiani del luogo, favorendo la piccola economia locale che dona sostegno finanziario alle famiglie.

L’attività è stata realizzata in diversi quartieri di Ihosy ed i villaggi dove abbiamo collaborato con le scuole: Morafeno, Manjaka, Anarafanja, Besavoa, Soanatao, Ambany andrefana, Mahatsinjo, Ambia, Tolohomiady, Tanambao Irina, Antara, Ianaboro.

Ora stiamo mettendo in cantiere la costruzione di due aule per la scuola elementare nel villaggio di Ivandrika. La loro vecchia scuola aveva il tetto di paglia ed è stata distrutta 4 anni fa da un ciclone.

A Zamambe e a Soatanana, vicino al comune di Tsarafidy al nord di Fianarantsoa, sono state realizzate altre due scuole già nel corso dell’anno 2020 e, recentemente, sono stati avviati i progetti per la realizzazione della scuola elementare di AMBODITANJONA e la scuola media di ANKAFINA-TSARAFIDY.

Con questo scritto desidero ringraziarvi dei molteplici progetti realizzati per mezzo vostro ma soprattutto lanciare un forte appello a non abbandonare le giovani generazioni del Madagascar ed il loro futuro in questa situazione di necessità nel quale stanno pagando un caro prezzo per il cambiamento climatico.

Quello che abbiamo non è nostro: aria, acqua, terra, pane ci sono stati donati per servircene per il bene di tutti.

Un grandissimo saluto ed abbraccio affidandovi a Dio che è amore

Giangi

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