Zogno, le iniziative per UnicoSole

Lo scorso 26 dicembre a Poscante di Zogno con UnicoSole siamo stati ospiti del gruppo Solidarietà al femminile e del Cicloclub Poscante.
La serata ha visto la partecipazione di un centinaio di persone attente, interessate e desiderose di conoscere il Madagascar e le attività della nostra associazione. Con le offerte e la vendita di prodotti di artigianato, calendari e libri abbiamo raccolto 340€ a cui vanno aggiunti 200€ donati dal Cicloclub Poscante, per un totale di 540€.


Lo stesso gruppo Solidarietà al femminile organizza una bancarella il cui ricavato sarà devoluto a diverse associazioni, fra cui UnicoSole. L’appuntamento è quindi per il 5 e 6 gennaio dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.00 nel salone a piano terra dell’asilo.
Ringraziamo di cuore il Cicloclub Poscante e il gruppo Solidarietà femminile per la fiducia e l’impegno che ci dedicano!

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La visita al carcere di Ihosy, luglio 2014

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Durante il viaggio del luglio scorso abbiamo visitato come di consueto i carcerati di Ihosy, portando loro riso, carne, capi di vestiario e stuoie nuove da stendere a terra per dormire.

Per prima cosa abbiamo incontrato il direttore del penitenziario che ci ha informato che al momento nel carcere c’erano 260 detenuti tra cui 8 donne e 8 minori, la gran parte dei quali in attesa del processo. Ad esempio, delle 8 donne solo una era stata già processata e stava scontando la pena.

 Lo Stato provvede solo al cibo, esclusivamente manioca, quindi il direttore ci ha preparato l’elenco delle cose necessarie: rubinetti nuovi, perchè quelli attuali sono rotti, non si chiudono e l’acqua scorre di continuo; insetticida per disinfettare le camerate che sono invase da cimici, pidocchi, zecche e altri insetti. Prima di dsc_0883.jpg - 3.81 Mbentrare nel cortile siamo passati all’infermeria, dove ci hanno raccontato che l’ultima fornitura di medicinali era stata consegnata il 13 dicembre e che la necessità principale era quella di disinfettanti intestinali anti dissenterici. Così abbiamo raccolto tutti i medicinali del tipo richiesto che avevamo con noi e glie li abbiamo consegnati.

I carcerati ci aspettavamo seduti nel cortile. Padre Giangi li ha rincuorati, abbiamo pregato e cantato.  Mentre consegnavamo un pallone nuovo, Padre Giangi ha chiesto loro se avevano seguitoi mondiali: non abbiamo nemmeno una radio! è stata la risposta.Anche stavolta, come l’anno scorso, hanno domandato del sapone per lavarsi e per fare il bucato.Un ragazzo che suona la chitarra ci ha dsc_0901.jpg - 84.00 Kbchiesto corde nuove per sostituire quelle spezzate.

Prima di distribuire quanto avevamo portato loro, ci hanno mostrato i brandelli di stuoie che avevamo portato lo scorso anno, lacere per la consunzione, e gli insetti che abitano sulle pareti delle camerate e la notte cadono dal soffitto sulle loro teste mentre dormono.dsc_0904.jpg - 75.44 Kb

Si sono poi messi in fila per ricevere una maglia o la camicia o il paio di jeans nuovi,  e il riso, che ognuno cucina per sè. La carne viene invece cucinata in comune ma alle donne, che hanno una cucina a parte dsc_0922.jpg - 89.64 Kbnella sezione loro riservata, ne è stata consegnata una parte.

I detenuti ci hanno poi fatto vedere come dormono, ammassati nei cameroni, uno vicino all’altro, senza la possibilità di muoversi. Per questo durante la notte il capo camerata ogni paio di ore batte le mani e tutti insieme si girano dall’altro lato.

Le camerate vengono chiuse tutti i giorni alle 17.30, al calare della sera, e vengono riaperte al mattino alle 7.30.

dsc_0953.jpg - 85.93 KbAbbiamo poi visitato la zona dsc_0950.jpg - 89.82 Kbcucina dove, nelle grosse pentole, stava cuocendo la manioca per il pranzo e per la cena, e abbiamo verificato lo stato dei rubinetti dei quali ci era stata chiesta la sostituzione.

Ci siamo congedati con la promessa di ripassare prima della partenza con quanto ci avevano chiesto e che potevamo trovare qui a Ihosy. Delle altre cose prendiamo nota per portarle dall’Italia, alla prossima occasione. 

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La visita al Liceo di Tsarasotra, luglio 2014

Durante il viaggio di luglio abbiamo visitato il Liceo di Tsarasotra, inaugurato lo scorso anno e abbiamo incontrato la comunità locale, tra cui i rappresentanti dei genitori e i 30 studenti dell’ultimo anno che si preparano a sostenere l’esame di maturità, il 18 agosto prossimo.

Abbiamo chiesto loro cosa desiderano fare nella vita: ecco le professioni da loro ambite.

  • ostetrica: 3
  • insegnante: 4
  • medico: 3
  • sacerdote: 2
  • suora: 1
  • contadino: 1
  • agronomo: 7
  • avvocato: 3
  • guida turistica: 1
  • ambasciatore: 1
  • ingegnere: 1
  • pilota: 1
  • ingegnere informatico: 1

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Une demande de clarification auprès de l’Etat

http://lanation.mg/archive.php?id=10406

03/04/2014

Face aux ventes et locations de terrains aux étrangers, l’Etat est requis de donner les états des lieux de ces transactions avec de amples clarifications au peuple malgache, a expliqué le Collectif TANY, une association qui lutte contre l’accaparement de terres. Cette association a souligné que la volonté affichée par les nouveaux dirigeants élus de mettre en place un Etat de droit, devrait se traduire par une transparence totale sur toutes les transactions sur les terres.

L’Etat est sollicité de rendre des comptes sur les transactions depuis plusieurs années et ceux qui sont encore en cours. Plusieurs milliers d’ha ont été octroyés aux étrangers alors que les détails de ces contrats ne sont pas clairs. Les victimes ne sont d’autres que les petits malagasy qui vivent dans les zones rurales se trouvant à proximité des terrains accaparés. 
En plus d’une information complète sur l’état des lieux des ventes et locations de terres déjà réalisées ou en cours, le Collectif TANY demande ainsi une clarification sur le contenu détaillé des contrats de location-gérance des biens de l’Etat. Les plantations de canne à sucre et les usines qui ont été confiées en location-gérance à la société chinoise Compagnie Nationale d’Importation et d’Exportation des Equipements Complets de Chine (COMPLANT) dans plusieurs régions depuis plusieurs années, notamment dans le Nord-Ouest à Ambilobe en sont des exemples. Qui sont les propriétaires actuels de ces terres ? Quelles sont les clauses des contrats passés dans chacun des sites de plantation de cannes à sucre et d’implantation d’usines ? Selon cette association œuvrant pour le bien être des paysans malagasy qui se font expulser de leurs terres, ces informations devraient être rendues publiques. 
Et le contrat de carbone ? 
La vente par le gouvernement malgache de crédit-carbone des forêts protégées du Makira dans le Nord-Est à la société américaine Microsoft et au zoo de Zurich, suscite en outre des questionnements. D’après le Collectif TANY, « le montage financier et le régime foncier sous lequel ces 320 000 ha de forêts qui ont été cédés, méritent davantage de clarification pour l’ensemble des citoyens ». En particulier, comment sera comptabilisé le carbone, comment seront répartis les revenus du carbone et comment sera effectuée concrètement la gestion de la part prévue pour les communautés locales vivant aux alentours des aires protégées pour qui, les zones et les ressources forestières seront désormais inaccessibles ? Une étude réalisée en 2013 sur le projet-pilote PHCF – projet holistique de conservation des forêts – initié par WWF Madagascar et la fondation GoodPlanet, financé à 100% par la compagnie Air France dans le Sud-est, montre que les mécanismes de compensation des émissions de carbone ne contribuent pas forcément à la réduction de la déforestation mais peuvent aggraver l’insécurité alimentaire de la population avoisinant l’aire protégée, a expliqué le Collectif TANY. 

Ce système de « vente de carbone », un aspect des paiements des services environnementaux « visant à rémunérer les réductions d’émissions dues à la déforestation et à la dégradation des forêts » – REDD – ainsi que son application concrète, doit être prouvé à l’opinion publique qu’il s’agit bien d’une « chance » et d’une « aubaine » pour les Malgaches car de nombreux éléments restent imprécis et non maîtrisés, selon les spécialistes dans le domaine, a insisté cette association. 

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Madagascar, la soluzione Putin -L’Indro, 2 dicembre 2013

Madagascar, la soluzione Putin

Possibile governare il Paese anche in maniera indiretta?

Fulvio Beltrami
Kampala, Lunedì 2 Dicembre 2013

Il  20 dicembre 2013 in Madagascar si terrà il secondo turno delle elezioni presidenziali. I principali candidati sono il dottor Jean-Louis Richard Robinsons, e l’ex Ministro delle Finanze Hery Martial Rajonarimampiamina Rakotoarimanana.

Nel primo turno, avvenuto il 25 ottobre scorso, Robinsons ha riportato il 21,1% dei voti, mentre il suo rivale, Rajonarimampiamina il 15,93%. La campagna elettorale continuerà a concentrarsi sui temi del primo turno: diminuzione della pressione fiscale, miglior gestione delle risorse minerarie, lotta alla corruzione. La decisione della Corte Elettorale Speciale malgascia di epurare dalle liste elettorali i principali candidati, Andry Rajoelina (attuale presidente), Lalao Ravalomanana (moglie del ex presidente in esilio Marc Ravalomanana) e Didier Ratsiraka (ex presidente 1997 – 2001) era tesa ad evitare che le elezioni fossero polarizzate dal conflitto tra questi tre presidenti che dura da 12 anni contribuendo a far precipitare il Paese nel caos politico ed economico. I candidati esclusi che hanno in mano le sorti del Paese, pur accettando la decisione della Corte, hanno optato per la “soluzione Putin”. Come il Presidente Vladimir Putin, i protagonisti principali del Madagascar intendono governare indirettamente il Paese attraverso un Presidente simbolico, di procura.

Robinsons è l’uomo di paglia in mano a Mouvance Ravalomanana, il consigliere politico del ex presidente Marc Ravalomanana attualmente in esilio nel Sud Africa. Rajonarimampiamina è l’uomo di paglia in mano al Presidente Andry Rajoelina. Il primo rappresenterebbe il ritorno delle politiche neo liberaliste, il secondo la continuazione delle politiche nazionaliste dell’attuale presidente. Il risultato del secondo turno determinerà la vittoria di Ravalomanana o di Rajoelina, impegnati in quattro anni di feroce rivalità.

Le libere elezioni presidenziali del 1992 posero fine a 17 di partito unico nel Paese iniziando un’era di instabilità politica che dura tutt’ora. Quando Didier Ratsiraka (l’uomo forte del regime durante gli anni Sessanta e Ottanta) vinse le elezioni nel 1997 divenendo Presidente, tentò di imporre i metodi di controllo sulla società caratteristici del precedente periodo a partito Unico. Le elezioni del 2001 dove Ratsiraka si confrontò con un potente imprenditore: Marc Ravalomanana fecero precipitare il Paese nel caos. Gli esiti elettorali furono contestati da Ravalomanana che organizzò proteste popolari di massa durate fino al 2002, anno in cui la Alta Corte Costituzionale lo dichiarò come vincitore e nuovo Presidente per evitare una guerra civile.

Durante il suo primo mandato Ravalomanana fece applicare misure economiche ultra liberaliste che distrussero l’economia nazionale e svendettero le risorse naturali del Paese a multinazionali francesi, sudafricane e asiatiche. Nelle 2006 fu riconfermato Presidente ma la grave crisi economica derivata dalle politiche liberali e i livelli di corruzione ormai inauditi spinsero nel 2009 la popolazione ad attuare una rivoluzione pacifica guidata da Andrey Rajoelina, ex DJ e sindaco della capitale Antananarivo ed appoggiata da importanti settori dell’esercito. Ravalomanana, detto il Berlusconi dell’Africa, fu costretto all’esilio in Sud Africa e successivamente condannato in contumacia per corruzione e crimini economici.

Nonostante i tentativi di Rajoelina di normalizzare il Paese, assicurare una ripresa economica e diminuire le ineguaglianze sociali, il Madagascar ha subito una progressivo deterioramento economico che ha raggiunto le allarmanti condizioni di vita attuali: 56% della popolazione che vive sotto la soglia di povertà (2 dollari al giorno), quattro milioni di Malgasci che soffrono di sotto alimentazione e il 50% dei bambini di malnutrizione. L’economia è collassata mentre la criminalità, spesso indotta da un lavoro di intelligence delle forze ancora fedeli al ex Presidente, che in questi quattro anni hanno attuato tre tentativi di colpo di stato.

L’attuale situazione del Paese è dovuta principalmente dall’opposizione internazionale contro le politiche nazionalistiche di Rajoelina portata avanti da Francia e Sud Africa che sono riuscite a far sospendere il Madagascar dall’Unione Africana e ad isolarlo a livello internazionale attraverso pesanti sanzioni economiche. I risultati di questa strategia, che rasenta il complotto internazionale, sono stati deludenti. Nonostante il caos sociale ed economico la popolazione non si è ribellata a Rajoelina, i colpi di stato sono falliti sul nascere e si è creata una pericolosa impasse politica. Unione Africana, Comunità Economica dell’Africa del Sud (SADC) e Unione Europea, dopo vari fallimenti registrati durante le negoziazioni con Rajoelina per convincerlo a dimettersi, hanno puntato sulle attuali elezioni presidenziali per risolvere una crisi sfuggita di mano e riprendere il controllo del Paese.

Difficili i prognostici sulla vittoria di uno dei candidati come difficile pronunciarsi sulla situazione post elettorale. Analisti regionali avvertono che nonostante  che i principali protagonisti del caos siano stati esclusi dalla competizione elettorale, i loro candidati per procura rappresentano quattro anni di tensioni sociali, rivalità e frustrazioni per riprendere o conservare il potere. Questo confronto potrebbe creare il rischio di violenze post elettorali che, se non controllate, potrebbero sfociare in una guerra civile.

Di parere contrario sono gli esperti dell’Unione Europea. Le elezioni, svoltesi al primo turno in un clima di trasparenza e correttezza, saranno in grado di individuare un Presidente democratico e far uscire il Paese dal tunnel del caos sociale e politico. Una posizione considerata semplicistica da vari politici africani come il mediatore della SADC ed ex Presidente del Mozambico Joaquim Chissaano. «Le elezioni in Madagascar se trasparenti e prive di frodi, potranno solo creare le condizioni nel paese per una transizione democratica e ripresa economica, ma occorreranno almeno cinque anni affinché il Madagascar si possa riprendere ritornando un paese normale».

Le pesanti interferenze straniere sono comprensibili se si considera che la più grande isola africana, ex colonia francese, detiene le miglior possibilità di sviluppo economico regionale grazie alle attività minerarie, turismo e agricoltura. Il potenziale economico attuale (quasi 10 miliardi di dollari) ha tutte le credenziali di duplicare nei prossimi anni. L’attuale Presidente e il suo candidato per procura possono vantarsi di un risultato incontestabile. Nonostante il boicottaggio internazionale i paese nel 2012 ha registrato uno sviluppo economico del 2,4%. Senza questo risultato le drammatiche condizioni della maggioranza della popolazione, causate dalle interferenze straniere, sarebbero state catastrofiche.

Coerentemente con la storia del Madagascar post indipendente, le sorti del Paese rimangono in mano all’esercito, fautore dei principali cambiamenti politici e garante della stabilità, avendo evitato due guerre civili e almeno tre colpi di stato negli ultimi 12 anni. A discapito delle speranze nutrite dalle potenze internazionali, le forze armate sembrano essere vicine all’attuale Presidente. Aver soppresso i tentativi di golpe sono la prova più evidente della sincronia e della collaborazione con Rajoelina. Una sola domanda si pone all’orizzonte: se il Ministro delle Finanze Hery Martial Rajonarimampiamina, l’uomo di Rajoelina, dovesse riportare la vittoria al secondo turno, Francia e Sudafrica accetteranno la sconfitta delle loro politiche geostrategiche sul Madagascar e smetteranno di influire sulla vita di 22 milioni di Malgasci? 

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Cena del 15 dicembre 2013

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Date: Tue, 26 Nov 2013 23:31

From: cinzia.cortinovis@

To: unicosole@googlegroups.com;

Subject:  cena di beneficenza

Carissimi Amici, Soci, Sostenitori, Conoscenti….

qualcuno di voi oggi è sicuramente già stato raggiunto dai miei sms…per qualcun altro invece questa è una notizia nuova…

Ci stiamo avvicinando al S.Natale e per farci gli auguri dignitosamente e nel frattempo fare un po’ di bene, vi proponiamo come associazione una  Cena di Beneficenza”  il giorno 15 dicembre!
In allegato c’è il volantino dell’evento, sul quale troverete le informazioni, ma per qualsiasi domanda scrivetemi pure o chiamatemi…

 Un abbraccio

 Cinzia

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da padre Giangi – lettera del 18 agosto 2013

Date: Sun, 18 Aug 2013 23:08:06 +0200
Subject: [unicosole] Notizie varie
From: giangi.colombi@gmail.com
To: unicosole@googlegroups.com; 

Carissimi,

come va? Vi spero tutti bene in questo periodo di vacanze per almeno una parte di persone ma per altre… Vi scrivo in questa domenica intensa dopo 3 Messe, 5 battesimi, 2 matrimoni, 1 unzione dei malati e il funerale di una mamma, deceduta ieri e che oggi avrebbe dovuto sposarsi una sua figlia. Dopo la nostra visita in Madagascar i progetti hanno ripreso nuovo vigore. Domani inizieranno in tutto il Madagascar gli esami di maturità e ci saranno anche 8 ragazzi della nostra casa famiglia di Fianarantsoa. Dopo l’inaugurazione dei nuovi pollai a Ihosy il mese scorso, giovedì prossimo arriveranno le prime 1.000 gallinelle di 8 settimane e il 30 agosto altri 2.000 pulcini di un giorno Vi invio la stupenda relazione di Valentina che ha scritto subito dopo il nostro ritorno dal Madagascar. Elide ha già messo in campo il calendario per il 2014 e domani lo studio grafico stenderà una prima bozza. Domani con gioia grande e un po’ di emozione arrivano qui in Albania 16 giovani di Luzzana e dintorni con il parroco: si fermeranno 10 giorni qui da me per vari campi servizio con i ragazzi delle elementari e medie, gli handicappati, gli anziani … Mettete nel vostro calendario l’appuntamento per la domenica 8 settembre a Murello in provincia di Cuneo dove presenteremo l’associazione e i suoi progetti. Vi mando anche questo altro allegato e un articolo dal settimanale Famiglia Cristiana che potete trovare qui sotto,  per riflettere e decidere con chi stare nella nostra vita. Un grande abbraccione e ricordo nella preghiera,  con affetto
Giangi

Armi italiane nell’Inferno del Cairo

Famiglia Cristiana- 14/08/2013

http://www.famigliacristiana.it/articolo/armi-italiane-nell-inferno-del-cairo.aspx

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da padre Giangi – lettera del 1° luglio 2013

Date: Mon, 1 Jul 2013 17:42:18 +0200
Subject: Re: INCONTRO PRESENTAZIONE UNICOSOLE ONLUS COMUNE DI MURELLO (SEDE DELL’ANA O IN EVENTUALITA’ SALONE ASCANIO SOBRERO) GIORNATA DI DOMENICA (STABILIRE UNA DATA)
From: giangi.colombi@gmail.com
To:
fornoalessandro83@gmail.com

Carissimo Alessandro,

                                   dopo il tuo scritto e la telefonata di settimana scorsa, finalmente riesco a risponderti e in allegato mi leggono anche i membri del Consiglio dell’Associazione. Prima di tutto son felice nel saperti bene come lo è pure per me dopo la nostra conoscenza e proposte che ci avevi fatto alla festa di Grumello del Monte. Grazie che hai preso subito a cuore la nostra associazione e i progetti che stiamo portando avanti in Madagascar. Sei subito andato al sodo delle situazioni ed hai già pensato ad un programma ben preciso per il comune di Murello (Cuneo) dove tu sei amministratore. 
1 – Per la data, dopo che ne è stato parlato anche nel consiglio direttivo, confermo la domenica 8 settembre.
2 – La proposta del pranzo come raccolta fondi e momento di incontro e scambio è ottima.
3 – La tua idea di prendere contatti col Parroco del luogo è stupenda e, se fosse possibile, come mi dicevi, anche celebrare la S. Messa di orario alle ore 11,00.
4 – Per quanto riguarda le foto o altro materiale, chiedo alla nostra presidente di inviartene al più presto. Io ti mando il volantino della nostra associazione         cre_con_la_v_classe_dsc03647.jpg - 269.11 Kb              
In allegato troverai anche una mia foto con una squadra di ragazzi dell’Oratorio estivo che ho in corso in questo periodo. Abbiamo 320 ragazzi in Oratorio dai 5 ai 14 anni qui nella mia parrocchia in Albania. Dal 12 luglio al 3 agosto, come ben sai, io e la presidente Elide, con un gruppo di 8 persone saremo in Madagascar. Quest’anno con la collaborazione di tante persone, oltre al sostegno negli studi di ragazzi ed insegnanti, abbiamo finanziato la costruzione di tre aule scolastiche e completato la costruzione di un allevamento di galline ovaiole per l’autofinanziamento dei progetti sociali in Madagascar. E’ quest’ultimo il progetto più importante che da lavoro a una ventina di giovani durante tutto l’anno e coinvolge nella coltivazione di granoturco (necessario per il mangime delle galline) circa 3.000 famiglie.
Per il momento ti lascio con un affettuoso ringraziamento per tutto ciò che stai mettendo in moto per la ben riuscita della giornata dell’8 settembre. Un abbraccio e ricordo nella preghiera
Giangi Colombi
 

Il giorno 23 giugno 2013 14:03, ALESSANDRO FORNO <fornoalessandro83@gmail.com> ha scritto:

Rev.mo Padre COLOMBI Gianni
Ecc.ma Presidente UNICOSOLE O.N.L.U.S. Dott.ssa LONGA Elide
e p/c
Preg.ma volontaria UNICOSOLE O.N.L.U.S. Sig.rina PIAZZA Cristina

OGGETTO: INCONTRO PRESENTAZIONE UNICOSOLE ONLUS COMUNE DI MURELLO (SEDE DELL’ANA O IN EVENTUALITA’ SALONE ASCANIO SOBRERO) GIORNATA DI DOMENICA (STABILIRE UNA DATA)
 
Preg.mi,
come anticipato telefonicamente al Rev. P. Gianni Colombi (che saluto e ringrazio) ed alla vs volontaria Piazza Cristina (grazie alla quale sono entrato in contatto con la Vs. associazione) ho presentato interrogazione a risposta scritta al Sindaco del Comune di Murello (Dott. Milla Fabrizio) per presentare la vostra associazione, con particolare riguardo alle iniziative benefiche che portate avanti presso il Comune nel quale svolgo la mia attività di amministratore.
A seguito del deposito dell’interrogazione (che vi allego alla presente) da contatti informali intercorsi tra il sottoscritto scrivente ed il Sindaco ne è emersa chiaramente l’intenzionalità a dare luogo all’evento in questione. A tale riguardo Vi pongo alcune domande fondamentali a cui vi prego di volermi fornire risposta a stretto giro di posta:
1) Quale data possiamo indicare per tale evento nel mese di settembre?
2) Per tale evento volete effettuare un pranzo di raccolta fondi come a Bergamo? Magari a tale scopo potremmo richiedere la sede dell’ANA piuttosto del Salone Comunale Ascanio Sobrero in quanto la sede de quo rispetta le normative di legge per la somministrazione di alimenti e bevande.
3) Posso permettermi di mettere in contatto il Rev. P. Gianni Colombi con il Rev. Parroco del Comune di Murello onde concordare un programma per la giornata?
4) Posso avere materiale divulgativo della Vostra associazione (magari anche un vostro volantino che potremmo fare insieme) oltre alle foto della Presidente e del Rev. P. Gianni Colombi da inviare ai giornali locali (Saviglianese, Corriere di Savigliano, Saluzzese, Gazzetta di Saluzzo e La Stampa Cuneo) e finalizzate alla sponsorizzazione dell’evento?
Scusandomi per le domande poste, importanti però per la riuscita della giornata, colgo l’occasione per ringraziarVi per la cortesia e la disponibilità accordatami e per porgerVi i miei più cordiali saluti
FORNO Alessandro
   

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Censimento delle associazioni che operano in Madagascar

Con l’aiuto di una stagista, V.I.M. ha completato il censimento delle associazioni che operano in Madagascar.

La rilevazione è stata ultimata a giugno 2013.

Nel file allegato sono raccolte le principali informazioni per ciascuna associazione, che rappresentato il primo impiato del database delle associazioni italiane che operano in Madagascar.

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Rinviate le elezioni presidenziali in Madagascar

Cari amici,

le elezioni presidenziali in Madagascar, fissate al 24 luglio prossimo, sono state posticipate di un mese. Vi proponiamo le notizie pubblicate al riguardo su LA STAMPA il 14 giugno scorso.

Vi segnaliamo che nell’articolo potete trovare anche il link con la sezione del sito della Banca Mondiale dedicata al Madagascar, nella quale viene fotografata la situazione attuale del Paese

http://www.lastampa.it/2013/06/14/blogs/voci-globali/madagascar-presidenziali-ancora-rinviate-paese-allo-sbando-ScIZbEF0CMb5yfY3cGT1kJ/pagina.htmlpreviste  

Madagascar: presidenziali ancora rinviate, Paese allo sbando
TRADUZIONE DI ELENA INTRA

 

Lo stallo politico, i problemi di finanziamento, nonché innumerevoli ostacoli logistici stanno minacciando di far deragliare definitivamente le elezioni presidenziali, le prime dal colpo di Stato del 2009 che ha affossato l’isola in una crisi profonda. Già fissato per il prossimo 24 luglio, di fronte alle contestazioni sulla legittimità di alcuni candidati, il governo ha deciso di spostarne nuovamente la data, stavolta al 23 agosto.  

 

Dalla primavera del 2009, quando il presidente Marc Ravalomanana è stato costretto a dimettersi dal potere militare dpo scontri violenti con i manifestanti anti-governo, il Madagascar non ha più avuto un presidente eletto. Caduto Ravalomanana, i militari hanno prontamente consegnato il potere in mano al leader dell’opposizione Andry Rajoelina, che ha immediatamente sciolto i due rami del Parlamento. 

 

Sotto il governo di transizione guidato da quest’ultimo, le elezioni presidenziali, inizialmente previste per il 26 novembre 2010, sono state rimandate ben quattro volte. Motivo per cui l’Unione Europea, gli Stati Uniti e altri Paesi hanno bloccato gli aiuti economici all’isola, mentre l’Unione africana l’ha sospeso finchè non tornerà a essere uno Stato di diritto.  

 

 

  

A due anni dalla caduta del presidente, il 16 settembre 2011, Rajoelina e tre dei quattro maggiori partiti d’opposizione avevano firmato un piano d’azione politico in cui veniva impedito all’ex presidente e all’attuale leader di candidarsi per un ulteriore mandato. Il documento prevedeva inoltre che altri eventuali candidati avrebbero dovuto dimettersi da qualsiasi incarico governativo.

 

Eppure finora tre dei 50 candidati si sono presentati nonostante la palese violazione dell’accordo e la pressione internazionale a ritirarsi. Si tratta dell’attuale presidente a interim, Rajoelina, l’ex presidente Didier Rastiraka (in carica tra il 1975 e il 1993 e dal 1997 al 2002) e Lalao Ravalomanana, moglie dell’ex presidente spodestato. Rajoelina inizialmente aveva dichiarato di non voler correre per la presidenza, ma ha poi cambiato sorprendentemente idea. 

 

Vista la situazione di stallo politico, ai tre canidati e rispettivi coniugi è stato vietato l’ingresso nell’Unione europea. Per quanto riguarda i restanti candidati, ecco un fotomontaggio di coloro che vanno preparandosi fin dal 2011: 

 

 

 

La crisi nella leadership del Paese ha avuto conseguenze di vasta portata ben oltre l’arena politica, come segnala un rapporto della Banca Mondiale:

 

– L’economia è in stallo, il reddito pro capite è diminuito. 

– La povertà è in netto aumento. 

– La situazione sociale è peggiorata. 

– Le finanze pubbliche sono sempre più sotto pressione. 

– Gli aiuti esteri sono ancora bloccati.  

– Le infrastrutture sono deteriorate. 

– La capacità di far fronte agli shock interni è gravemente ridotta. 

– Finora solo la forza del settore agricolo ha contribuito a evitare una crisi alimentare. 

– I problemi di vecchia data di governance del Madagascar sono stati esacerbati. 

– La resilienza del settore privato è sempre più messa alla prova. 

 

 

 

In effetti oltre il 92 per cento della popolazione vive con meno di due dollari al giorno. A causa del forte calo delle opportunità di lavoro in seguito alla crisi, la povertà ha spinto le donne a prostituirsi sempre di più, una tendenza dimostrata dalle 29.000 lavoratrici sessuali registrate nella città di Toamasina nel 2012, contro le 17.000 del 1993. Un documentario di Journeyman Pictures affronta proprio queste tematiche.  

 

A complicare una situazione già tesa, il Paese è stato recentemente colpito dal ciclone Haruna che ne ha devastato gran parte dell’area meridionale. Alla catastrofe è seguita poi un’infestazione di locuste, che ha distrutto un’agricoltura già fragile. Elezioni trasparenti, credibili e tempestive sono viste da molti come il primo, fondamentale passo verso l’uscita dalla crisi, ma le presidenziali sembrano ancora lontane. Nel frattempo rimane la domanda: per quanto tempo ancora ancora il popolo malgascio riuscirà a sopportare in silenzio questi disagi?   

 

 

 

 

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