Il giorno 1 aprile 2011, alle ore 20.30, nella sede dell’associazione UnicoSole, in via Roccolo 39, a Seriate, si è riunito il consiglio direttivo presieduto dal presidente Elide Longa.
Sono inoltre presenti: il vice presidente Domenico Albanese, i consiglieri Marzia Albani, Angelo Colombi, Cinzia Cortinovis e Marta Longhi ed i soci Andrea Carminati, Gian Mario Fornoni, Elena Carissoni, Agnese Erba, Lucia Magri, Chiara Amboni, Alfredo Cremaschi.
Assenti giustificati i consiglieri Silvia Zerbini, Nicola Carrara, Fabio Forcella, Flavio Ghidelli e Gianni Bonetti.
ORDINE DEL GIORNO:
- lettura ed approvazione del verbale della precedente seduta
- relazione dei soci che sono stati in Madagascar (Cinzia, Angelo, Fabio e Andrea)
- bando dell’ Unione Europea per il Madagascar
- assemblea del 10 aprile 2011.
1 – Lettura e approvazione del verbale dell’ultima seduta;
viene approvato il verbale delle precedente riunione, già inviato in bozza a tutti i consiglieri.
2 – Relazione dei soci che sono stati in Madagascar (Cinzia, Angelo, Fabio e Andrea)
Cinzia, Andrea ed Angelo ci raccontano della loro esperienza in Madagascar come da resoconto allegato che è parte integrante del presente verbale.
3 – Bando dell’Unione Europea per il Madagascar
L’Unione Europea ha indetto un bando di €500.000 per progetti in Madagascar. Si decide di valutare la presentazione di progetti sia nostri che dell’associazione Bimbi del Madagascar.
4 – Assemblea del 10 aprile 2011.
In occasione dell’Assemblea dei Soci del 10 aprile verranno affrontati i seguenti argomenti:
- aumento della quota associativa da € 10 a € 15;
- bilancio consuntivo 2010 e preventivo 2011;
- aggiornamento dei progetti in corso con il supporto dei soci appena tornati dal Madagascar;
- modifica della modalità di convocazione (articolo 8.8 dello statuto)
La prossima riunione del consiglio direttivo viene fissata per il 6 maggio 2011 alle ore 20.30 presso la sede in via Roccolo 39 a Seriate.
Seriate, 1 aprile 2011
Il presidente Il segretario
Elide Longa Marta Longhi
RESOCONTO DEL VIAGGIO IN MADAGASCAR dal 13 al 28 MARZO 2011
Predisposto da Cinzia Cortinovis, in collaborazione con gli altri soci presenti in Madagascar
Nel periodo compreso tra il 13 e il 28 marzo 2011, un piccolo gruppo di membri dell’Associazione UnicoSole-ONLUS, composto da Fabio Forcella, Angelo Colombi, Andrea Carminati e Cinzia Cortinovis, si sono recati in Madagascar con i seguenti obiettivi:
- Verifica funzionamento e stato di conservazione di alcuni progetti già realizzati
- Presa visione dei nuovi progetti proposti dalle Associazioni locali nostre partners
- Verifica implementazione del progetto di autofinanziamento con l’allevamento di galline ovaiole
- VERIFICA FUNZIONAMENTO E STATO DI CONSERVAZIONE DI PROGETTI GIA’ REALIZZATI
Abbiamo potuto constatare la completa realizzazione delle finiture delle aule scolastiche di Andrainarivo e Vohimalaza. Le scuole erano state inaugurate l’agosto scorso ma nel verbale di consegna erano state evidenziate a carico dell’impresa alcune sistemazioni: completamento della pavimentazione interna, sistemazione delle lamiere sul tetto e sostituzione delle porte.
La visita alle case famiglia dell’Associazione Rainay e dell’Associazione Miaraka Aminy, dove oltre ad evidenziare il buon stato di manutenzione e ordine, abbiamo potuto notare l’impegno dei ragazzi sia nello studio, in particolare del francese, sia in piccole attività manuali quali ricamo ed orto. Quest’ultimo, in particolare, curato dai ragazzi dell’Associazione Miaraka Aminy presso la “casa progetto” di Soanerana.
L’importanza del finanziamento della mensa scolastica di Manarinony, con il coinvolgimento sia dei beneficiari dell’acquedotto sia del canale di irrigazione delle risaie, entrambe funzionanti e in buono stato di conservazione, ha fatto si che non ci sia stato abbandono scolastico.
Purtroppo, per l’acquedotto di Andrainjato centro si è evidenziato un cattivo stato di manutenzione e il non funzionamento del comitato di gestione. Si è pertanto provveduto a richiamare tutti gli organi interessati ad una più scrupolosa gestione.
2 PRESA VISIONE DEI NUOVI PROGETTI PROPOSTI DALLE ASSOCIAZIONI LOCALI
Nel settore scolare ci sono stati proposti i progetti per due nuovi edifici scolastici rispettivamente nelle località di Maneva e di Andrainjato est.
In entrambi i casi si è potuto constatare il grande bisogno di queste opere in un ambiente rurale povero e svantaggiato, dove sindaco, insegnanti e comitato genitori hanno dimostrato il grande interesse e la grande importanza della realizzazione di queste nuove aule.
Attualmente l’affluenza è di 305 studenti al giorno per complesso.
I progetti prevedono la costruzione di 2 nuove aule e la messa in sicurezza di altre due nel primo comune e la realizzazione di tre nuove alule invece nel secondo comune.
Per quanto riguarda i progetti idrici ci sono stati segnalati 3 progetti: 2 di nuova realizzazione nel comune rurale di Ambohimanoro, che coinvolgono rispettivamente 2.220 e 2.300 abitanti, oltre che tre scuole e un dispensario sanitario, per un totale di 28 fontane (11+17) e la riabilitazione di un acquedotto, realizzato nel 1996 e non più funzionante dal 2006, a causa di smottamenti alla sorgente e relativa deviazione del corso dell’acqua.
Abbiamo potuto visionare le due nuove sorgenti, il buon stato di conservazione delle fontane (23) e l’utilità delle 3 nuove fontane proposte: una per la scuola, una per la chiesa e una per un villaggio sprovvisto di acqua potabile.
Un altro progetto evidenziato nel comune rurale di Tsihitaloha, è il recupero e messa in sicurezza di una diga di contenimento dell’acqua e rispettivi ponti canali di distribuzione verso le risaie, attualmente coltivate solo in parte.
3. VERIFICA IMPLEMENTAZIONE DEL PROGETTO DI AUTOFINANZIAMENTO CON ALLEVAMENTO DI GALLINE OVAIOLE
Durante il breve periodo trascorso a Ihosy abbiamo potuto verificare il buon stato di avanzamento dei lavori dell’allevamento di galline ovaiole e il grande impegno di Renè e della sua equipe.
Le 2.000 galline sono suddivise in 4 pollai, debitamente attrezzati e, si prevede, inizieranno a produrre uova tra circa 2 settimane.
Sono terminati i due magazzini di stoccaggio, è stato realizzato il pozzo per l’acqua e si è giunti alla prima soletta delle abitazioni che ospiteranno gli operai.
Il terreno, non occupato dalle costruzioni, è attualmente sfruttato con una piantagione di granoturco.
Non è ancora stato realizzato l’impianto elettrico definitivo, per tale motivo si è provveduto a tracciare insieme uno schema di distribuzione della corrente.
Le 500 galline con le quali il progetto era partito in via sperimentale, che avevano fatto le prime uova l’agosto scorso, continueranno a produrre fino a metà febbraio 2012.
Abbiamo inoltre provveduto all’assemblaggio della spremitrice a freddo delle arachidi, utile per la produzione di olio di arachidi, presente in Madagascar solo d’importazione, e importante come alimentazione per le galline stesse con il prodotto di scarto dalla spremitura.
Addestrato il personale al suo utilizzo, l’inidoneità del prodotto a nostra disposizione, in quanto ancora umido, non ha reso possibile completare le prove di collaudo.
Tutte le prove verranno ripetute quando il prodotto sarà idoneo allo scopo.
Durante la nostra permanenza a Ihosy sono inoltre state concordate le modalità di gestione dell’allevamento tra Renè, unico responsabile e, l’Associazione Rainay.
Segnaliamo il grande impegno delle Associazioni locali, nostre interlocutrici e le ringraziamo per quanto fatto.
Le Associazioni Rainay e Miaraka Aminy, ringraziano soci e sostenitori dell’Associazione UnicoSole.
APPUNTI e CONSIDERAZIONI DEL VIAGGIO IN MADAGASCAR dal 13 al 28 MARZO 2011
Predisposti da Andrea Carminati
Lo scopo iniziale della associazione è la scolarizzazione, sostegno dei ragazzi che hanno difficoltà a frequentare regolari corsi scolastici per vari motivi (distanza dalla scuola, costi economici, condizioni famigliari, ecc).
Questo ha portato alla realizzazione di due case famiglia, dove accogliere alcuni ragazzi che vengono in città a studiare e al sostegno finanziario delle spese per la scolarizzazione di altri ragazzi che vivono in famiglia nei vari villaggi rurali.
Questi sono i primi 2 punti che appaiono stampati sul nostro calendario 2011
- Desidero sostenere a distanza un bambino che vive in una casa famiglia
- Desidero sostenere le spese per la scolarizzazione di un bambino che vive con la famiglia
Durante il periodo di soggiorno abbiamo avuto la possibilità di visitare le 2 casa famiglia delle associazioni e la casa progetto di Soanerana di Padre Maurice.
Con piacere abbiamo costatato che tutte le strutture erano tenute in modo eccellente (ordine e pulizia perfette) persino l’abbigliamento dei ragazzi era in ordine (forse ci aspettavano!)
La casa di Rainay mi ha dato la sensazione di un college: personale di aiuto e supporto ai ragazzi, stanze regolari e arredate uguali, bagni, docce, biblioteca, tutto finalizzato allo studio, escluso il laboratorio di ricamo di scarso utilizzo nella vita pratica, e nel cortile non c’erano orto e animali di allevamento.
Sicuramente un ambiente e un sistema di vita molto diverso da quello che i ragazzi hanno lasciato nei loro villaggi.
Alla fine del ciclo scolastico questi ragazzi rientreranno nei loro villaggi?
La casa di Miaraka Aminy: forse perchè sono ragazzi più grandi si va verso la ricerca di una partecipazione alla autogestione delle attività della casa, dove l’ arredamento risulta rastrellato da diverse donazioni, dove si riparano le biciclette ed inoltre presso la casa di Soanerana il sabato e la domenica i ragazzi si dedicano alla coltivazione e selezionano tipi di ortaggi, curano alberi di diverse specie, fanno esperienza di alveari e allevamento di galline, si interessano alla piantagione di alberi, allevano pesci, e nelle varie attività si cerca di coinvolgere tutte le famiglie.
L’obiettivo di Padre Maurice è, oltre allo studio, formare i ragazzi, preparandoli ad affrontare i problemi che incontreranno nella vita quotidiana al rientro nei loro villaggi.
Risulta una impostazione diversa della gestione delle 2 realtà ,forse dovuta anche all’esperienza diversa dei responsabili gestori.
Michel, ex funzionario statale, vede nell’organizzazione l’efficienza della gestione e chiede un adeguamento dei finanziamenti per far fronte alle spese di gestione della casa.
Padre Maurice, più sensibile alla realtà dei villaggi, chiede supporto alle attività formative già intraprese in cui crede ma è sostanzialmente solo e non riesce a seguire lo sviluppo dei suoi progetti.
Mi chiedo su quale formula dobbiamo indirizzare la nostra attenzione per i primi due punti del programma dell’Associazione.
Nella struttura di Padre Maurice proporrei di implementare un piccolo allevamento di galline ovaiole (200/300) alimentato e supportato dalla esperienza di Ihosy, questo ci servirebbe per sondare il mercato nella citta di Fiana e orientare future scelte.
Terzo punto del Calendario
3 – Desidero partecipare a microprogetti
3.1 – Scuole (obiettivo, aiutare la scolarizzazione)
Durante la permanenza in Madagascar abbiamo verificato il completamento dei lavori di finitura delle aule scolastiche realizzate in due centri.
Il progetto e la realizzazione delle aule è valido, riferito alle dimensioni, agli spazi, alla luminosità, alla controsoffittatura, alla copertura in lamiera, alla grande lavagna a parete con il gradino sottostante, ai canali di gronda, ai pluviali, alle finestre con inferriate e alle porte metalliche, mentre gli arredi e i banchi sono di diverse fatture.
Ci sono state richieste 2 nuove realizzazioni di aule in due realtà rurali che abbiamo visitato e che sicuramente hanno una reale necessità.
Si tratta di due progetti simili realizzati da due costruttori diversi che alla fine portano a costi abbastanza differenti.
Stabilito che le scuole, che poi verranno gestite dallo Stato si devono costruire secondo le specifiche indicate dal ministero; perché dopo l’esperienza acquisita, non definire un capitolato standard da sottoporre a costruttori per la quotatura?
Questo ci permetterebbe di evitare che il geometra del paese elabori il suo progetto di scuola e sarebbe più facile avere dei preventivi di spese comparabili fra loro facilitandoci la scelta del costruttore.
3.2 – Acquedotti (obiettivo miglioramento qualità della vita, igiene)
Abbiamo verificato il buono stato dell’acquedotto e del canale di irrigazione di Manarinony, dove il coinvolgimento dei beneficiari comincia a funzionare (raccolta delle quote per la manutenzione delle fontane e partecipazione alle spese della mensa scolastica).
Per l’acquedotto di Andrainjato centro si è rilevato invece un cattivo stato di manutenzione e il non funzionamento del comitato di gestione.
Qui emerge la difficoltà dei progetti relativi agli acquedotti, non tanto per i problemi tecnici dove si può intervenire direttamente sul costruttore, quanto sul coinvolgimento attivo dei beneficiari attraverso il comitato di gestione.
Lo scarso risultato del progetto può essere dovuto anche alla siccità che ha colpito la zona, dove la poca acqua disponibile nel momento di necessità è stata dirottata verso le risaie.
Ci sono stati segnalati 2 nuovi progetti di acquedotti nel comune rurale di Ambohimanoro.
Per le avverse condizioni atmosferiche abbiamo potuto visionare solo un bacino di utenza (11 fontane) fino a raggiungere la sorgente. Considerato che siamo alla fine del periodo delle piogge dobbiamo accettare come validi i dati di portata del progetto.
Il secondo acquedotto (17 fontane) oltre a servire i piccoli villaggi interessa anche aree con 3 scuole e un dispensario il che lo rende prioritario nella eventuale realizzazione.
Nel coinvolgere gli utenti, sempre pronti a chiedere facili ampliamenti del numero delle fontane, occorre trovare una formula che evidenzi che l’adesione al progetto con relativi oneri non deve essere con un “ si “ malgascio, che equivale a un “si forse” ma un si convinto e concreto.
Abbiamo preso visione del progetto di riabilitazione di un acquedotto ad Andrainarivo dove la portata della sorgente a causa di smottamenti del terreno si è ridotta drasticamente, sono state individuate altre 2 sorgenti che potrebbero essere collegate all’acquedotto esistente ed il progetto prevede di aggiungere altre 3 fontane di cui si giustifica la necessità, (area scuola, chiesa, villaggio proprietario dei terreni dove vi sono le sorgenti).
Attualmente l’acquedotto dovrebbe servire 23 fontane: si suggerisce di collegare prima le sorgenti alla rete esistente, verificare il buon funzionamento di tutte le fontane e poi, se possibile, aggiungere le altre utenze.
Considerato il beneficio del bacino di utenza la spesa è giustificata ma restano da definire il contributo dei beneficiari e l’eventuale sostegno alla mensa scolastica.
3.3 – Impianti di irrigazione (obiettivo sostegno alla alimentazione)
Presso il comune di Tsihitaloha abbiamo preso visione del progetto di riabilitazione di una diga per il contenimento e l’innalzamento dell’acqua che poi viene canalizzata attraverso ponti realizzati con tronchi scavati e inviata in una convalle sul versante opposto della sorgente.
Attualmente la diga, realizzata in terra, ha molte perdite e l’acqua che si riesce a trasportare verso le risaie è insufficiente. Richiedono aiuto per rifare la diga e sostituire i ponti.
Considerati i beneficiari (350 persone e 35 ettari di campi irrigata) la spesa è giustificata, inoltre i beneficiari in cambio sono disposti a versare una quota per la mensa scolastica.
Quarto punto del calendario
4.1 – Desidero contribuire alle mense scolastiche (obiettivo, aiutare i ragazzi nei mesi di scarsità di cibo)
Si cerca di coinvolgere persone locali, che beneficiano di nostri aiuti, nel versare una quota per il sostentamento di queste attività (latte condensato e pane).
Nelle realtà gestite da padre Noè abbiamo costatato la presenza di forni per la produzione di pane che viene distribuito giornalmente ai ragazzi che frequentano la scuola. (Tenere in considerazione la fattibilità)
Quinto punto non previsto nel calendario
5 – Progetti di autofinanziamento
5.1 – Allevamento di galline ovaiole
Abbiamo verificato il buon stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione dell’allevamento e presto le 2.000 galline cominceranno a produrre uova.
Questo progetto è importantissimo non solo per l’impegno finanziario ma per i rapporti e il coinvolgimento delle persone locali (Renè, la sua equipe e i membri del l’associazione Rainay).
Per quanto riguarda i problemi tecnici sicuramente sono facilmente gestibili e risolvibili da Renè che dimostra una capacità indiscussa e a cui bisogna dare piena fiducia.
Per quanto riguarda i problemi di controllo e rapporto fra le parti coinvolte, proprietario dell’impianto e responsabilità del gestore, tenendo conto di tutti gli aspetti normativi vigenti in Madagascar, sono in fase di definizione (l’unico che può intervenire è Padre Colombi che conosce bene le varie persone).
5.2 – Spremitrice a freddo per arachidi
Nell’allevamento è stata installata anche la spremitrice trasportata dall’Italia.
Purtroppo le arachidi a disposizione erano fresche con un contenuto di umidità troppo elevato che ha creato ifficoltà durante le prove di spremitura.
Il problema è risolvibile e presto si entrerà in produzione.
La spremitrice è appena sufficiente per trattare 20 tonnellate anno di arachidi che servono per produrre il mangime necessario al mantenimento di tutte le 5.000 galline.
Con l’olio ricavato dalla spremitura si inizia una fase di commercializzazione che, considerato il mercato, può rivelarsi interessante.
Appena saranno verificati e confermati i dati e costi reali di produzione si potrà fare un piano di sviluppo dell’attività.
5.3 – Produzione di miele
Il responsabile della gestione dell’acquedotto di Maraninony ha una ventina di arnie con una produzione di 180 kg di miele e un canale di commercializzazione già esistente (prezzo di vendita al dettaglio 2 euro Kg). Ci ha mostrato del legname acquistato per costruire altre arnie, una smielatrice costruita artigianalmente con un bidone di ferro e una pedivella da bicicletta, il magazzino composto da bottiglie di vetro riciclate, contenenti vari tipi di miele, evidenziate con etichette fatte al computer, tappate e sigillate ad arte.
Il mercato del miele ha spazi di crescita ed è stato confermato anche da altre persone durante la riunione dei genitori avuta presso la casa di Michel.
Sarebbe interessante coinvolgerlo in un progetto di micro finanziamento: noi forniamo l’attrezzatura di base, le arnie vengono distribuite alle famiglie dei vari villaggi vicini, quelle che già usufruiscono dell’acquedotto. L’apicoltore fa da referente per tutti i problemi di allevamento, provvede al ritiro ella commercializzazione di tutta la produzione.
Le famiglie sarebbero ricompensate secondo la quantità di prodotto, detratto una parte per recuperare i costi di prima fornitura delle arnie, al saldo del costo, le arnie restano di proprietà delle singole famiglie.
Questo potrebbe facilitare le famiglie per versare le quote per la manutenzione dell’acquedotto mentre se ci sono altri utili si potrebbero indirizzare per la mensa scolastica del paese.
Purtroppo per la difficoltà di comunicazione non sono riuscito a spiegarmi bene con l’apicoltore che comunque conferma che se lo aiutiamo ad aumentare la produzione lui è in grado di commercializzarla.
Angelo pensa di avere disponibile l’attrezzatura in Italia, dobbiamo verificare costi e fattibilità.
Giangi e Michel durante il viaggio di agosto potrebbero perfezionare gli accordi. (primo progetto di cooperativa di produzione?)
5.4 – Pulitura del riso
La pulitura del riso era stato un progetto già preso in considerazione ma risultava troppo costoso: acquisto del terreno, muro di recinzione, capannone, magazzino, allacciamenti elettrici, macchinario, casa del custode, costi di gestione ecc…
Abbiamo avuto l’occasione di visionare delle realizzazioni molto semplici situate nei villaggi rurali: una macchina installata in una piccola stanza, azionata da una cinghia, mossa da un motore a scoppio dove ad una determinata ora del giorno le persone dei villaggi vicini portano la quantità di riso che interessa pulire e il tutto dura un tempo brevissimo.
Se individuiamo delle persone capaci e interessate potremmo aiutare o partecipare alla realizzazione di questi piccoli centri senza impegnarci in costosi progetti.
Si fa notare che un finanziamento di 3.500 euro equivale al sostegno scolastico di 10 ragazzi per un anno.
Se il finanziamento ci viene restituito senza interessi a 350 euro anno, manteniamo 1 sostegno scolastico per 10 anni, ma in più creiamo posti di lavoro e aiutiamo le entrate finanziarie delle famiglie.

