Newsletter del 23 ottobre 2022

ci siamo lasciati nel mese di luglio con l’avvio della ricostruzione delle scuole danneggiate o distrutte dai cicloni all’inizio dell’anno. I lavori sono stati realizzati durante le vacanze estive, perché le aule fossero pronte per l’inizio del nuovo anno scolastico, e così e stato!

Su questo punto vi riportiamo il racconto di Padre Colombi, che è in Madagascar, e di Aina, la nostra referente che in Madagascar cura la realizzazione dei progetti, che hanno visitato alcune delle scuole che abbiamo ristrutturato.

A Soatanana e Sandranavy la piccola delegazione è stata accolta nella casa del patriarca del villaggio. Poi i genitori si sono radunati nel cortile della scuola e gli alunni hanno cantato l’inno nazionale malgascio durante l’alzabandiera.

I genitori hanno spiegato che Soatanana vuol dire “Villaggio buono”, ma non è semplice trovare benessere qui. Con la riparazione della scuola UnicoSole ha portato un po’ di bene a questa comunità. La scuola è frequentata da 120 alunni

Nel villaggio di Ambohobe sono state completamente ricostruite tre aule che sono state inaugurate alla presenza di Padre Colombi. Le famiglie hanno recuperato le lamiere del tetto distrutto dai cicloni e così hanno riparato anche due piccole aule ulteriori.

I genitori e i ragazzi hanno accolto con gioia Aina e Padre Colombi che ha spiegato loro il motivo per cui UnicoSole ha deciso di donare il suo contributo proprio alla regione di Ivohibe. I genitori hanno raccontato che questa scuola era nata nel 1973 per volontà di un missionario italiano, dopo 50 anni deve la sua nuova vita a una associazione italiana, e hanno espresso la loro felicità ringraziando UnicoSole per l’amore dimostrato nei confronti dei bambini malgasci e della loro scolarizzazione. Nella scuola ci sono pochissimi banchi e quindi i 150 ragazzi fanno lezione seduti a terra.

Non è stato possibile raggiungere la scuola di Sakaroa perché il villaggio si trova nella foresta, a 10 ore di cammino a piedi. Il nostro collaboratore Christino ha raggiunto la comunità in bicicletta e ha assicurato che anche qui le nuove aule sono state realizzate

Come potete vedere nella foto dell’aula dove si sono riuniti i genitori con Padre Colombi e Aina, in tutte le scuole mancano i banchi e quindi i ragazzi sono costretti a fare lezione seduti per terra.

Genitori e studenti ci hanno chiesto i banchi, che non riescono a sovvenzionare in autonomia per le difficoltà della sopravvivenza quotidiana e anche per lo sforzo economico sopportato per la ricostruzione. Lanciamo quindi l’appello per contribuire alla realizzazione di questo nuovo progetto: 20 banchi per ciascuna delle tre scuole -Antambohobe, Soatanana e Sakaroa – con struttura in ferro e legno stagionato, come questi della scuola di Andreabe che vedete nella foto, perché siano resistenti e possano durare per parecchi anni. Ogni banco per 3/4 ragazzi è lungo 150cm e costa circa 80 euro.

Il 5 settembre in Madagascar è iniziato l’anno scolastico e nella zona dove operiamo il 60% dei bimbi non vanno a scuola per l’estrema povertà delle famiglie con molti figli.

Come vi abbiamo già raccontato, non esistono i libri scolastici. L’insegnante scrive alla lavagna ed i bimbi copiano sui loro quaderni. senza quaderni i ragazzi non possono studiare la lezione. Dunque senza penne e senza quaderni i ragazzi non possono studiare.

Per questa ragione, abbiamo donato a 200 bambini di famiglie con tanti figli, della periferia di Ihosy, il necessario per poter andare a scuola: uno zaino, 10 quaderni e 4 biro di diversi colori.

Infine le notizie dalla scuola di Manarinony e dalla casa famiglia di Fianarantsoa, dove hanno fatto tappa Padre Colombi e Aina, insieme con Angelo e Enrico arrivati da pochi giorni in Madagascar, che ci descrivono la situazione.

A Manarinony continuiamo a sostenere la mensa. Quest’anno i bimbi sono solo 152 perché molte famiglie rinunciano a mandarli a scuola.  I genitori sono costretti a costruire una piccola casetta per gestire la mensa, che prima era allestita all’aperto, perché per ben due volte hanno rubato pentole e piatti.

Nella casa famiglia di Fianarantsoa quest’anno sono stati accolti 31 studenti. Michel, presidente dell’associazione Rainay e gestore della casa, ha raccontato che il contributo delle famiglie è di 160 kg di riso per ciascun ragazzo, che però quasi nessuno riesce a dare a causa della siccità e dell’assenza di raccolto. Nella casa ci sono 4 educatori e la cuoca. I costi di gestione della casa sono sostenuti per la gran parte grazie all’allevamento di galline ovaiole di Ihosy.

La delegazione di UnicoSole ha trascorso nella casa una giornata di condivisione della quotidianità, con il pranzo in comune e la celebrazione della messa

Cari amici, vi ringraziamo della pazienza di aver letto fin qui tutto quello che un poco alla volta, mora mora, come dicono i malgasci, stiamo portando avanti.

Vi salutiamo augurandovi ogni bene: contiamo su di voi per poter proseguire in questo cammino fatto di tanti piccoli passi!

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