Dal diario di viaggio del primo gruppo

 

Dal DIARIO DI VIAGGIO 2009 DEL PRIMO GRUPPO

Mi fermo, sperando almeno in parte di aver fatto capire anche a voi, miei splendidi compagni di questa spero indimenticabile esperienza, (e lo resterà di sicuro) quello che ho provato in questo nostro primo giorno in questa splendida e ricca isola di nome Madagascar!!!

Riflettendo su ciò che ho visto ieri ed oggi mi pongo questa domanda: “Come può una persona vivere serenamente non sapendo se quel giorno mangerà o se il giorno dopo ci sarà ancora?” Eppure la gente malgascia ci insegna a godere e ad assaporare ogni istante della vita!

Sia ieri che da Padre Pedro ho sentito veramente Gesù in mezzo a noi, mi sono avvicinata tantissimo al cielo e alle persone che da lassù mi proteggono. Inoltre già fisse nella mia mente sono le meravigliose immagini del cielo stellato del tramonto e del vento che sposta i piccolissimi granelli di sabbia cambiando ogni giorno il paesaggio.

Concludo la mia pagina di diario ringraziando tutti voi di cuore, per la festa organizzata ieri mattina. Mi sono veramente emozionata e non scorderò questo compleanno trascorso con la mia nuova famiglia in questo paradiso terrestre. Ringrazio ancora tutti e spero non finisca mai la condivisione di esperienze che ogni giorno ci raccontiamo.

Ma nel contempo nei loro sorrisi leggo la speranza e per questo diventano preziosi come perle. A volte vedere dinanzi a noi tanta sofferenza provoca un senso di smarrimento e dolore, ma è il prezzo che dobbiamo pagare per una maggiore consapevolezza che al ritorno alle nostre case spero si tramuti in voglia di costruire insieme un futuro di speranze per gli amici malgasci e per tutte le persone sofferenti.


Ciao Sem, ancora una volta sei riuscito a darci un bel daffare.

Mi hai fatto venire in Madagascar nonostante le mie paure e le mie ansie.

In questo giorno così speciale abbiamo portato con tanto affetto il tuo sorriso. Ringrazio prima di tutto Dio che mi ha fatto il grande dono della tua vita e… che vita!!! Una vita piena e meravigliosa capace di stupire e stupirci come oggi con i nostri fratelli malgasci.

Grazie a te, alla mamma, a Letizia e Damiano, a Giangi, Rosa e a tutti gli altri compagni di viaggio, mi sono fatto una bella ricarica di amore e voglia di vivere.

Osservando questo popolo, così semplice ma profondo, povero ma ricco di grazia, ancora poco istruito ma con tanta voglia di imparare, desideroso di affetto ma anche pronto a ricambiarlo.

Signore che sei speciale compagno di viaggio di Samuele aiutami ad essere sempre una fonte di acqua viva per tutte le persone che incontrerò sul mio cammino.


Ringrazio il Signore con tutto il mio cuore perché il suo volto è sempre presente in tutte le persone malgasce che ho incontrato e nei miei compagni di viaggio ormai diventati la mia seconda famiglia. Una mattina Giangi ci ha chiesto cosa avremmo portato nelle nostre case dopo aver vissuto qui per tre settimane. Io porterò a casa il ricordo di tutte le fantastiche persone che ho incontrato, la voglia e il desiderio di ritornare in questa terra e infine cercherò di prendere come esempio di vita la popolazione malgascia cioè mettere al primo posto nella propria vita l’amore, un amore aperto a tutti coloro che mi circondano e soprattutto a chi avrà più bisogno.

Cercherò di accogliere il prossimo come i malgasci, tutti i giorni ci hanno saputo accogliere nei loro villaggi.

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